Sicilia: allarme dei pescatori per l'invasione del Granchio blu
Il mare Mediterraneo è minacciato da una nuova specie aliena: il Granchio Blu. Negli ultimi mesi, i pescatori hanno già lanciato l’allarme, segnalando la presenza dei crostacei blu alle autorità. Si tratta di una specie particolarmente invasiva che potrebbe mettere in pericolo la biodiversità locale. Negli ultimi mesi le segnalazioni sono aumentate ed è stato accertato che il Granchio Blu è presente in maniera massiccia nei nostri mari. E' particolarmente vorace e può raggiungere una dimensione di venti centimetri. In Albania, Grecia e Tunisia la situazione è diventata difficile e le autorità hanno decretato lo stato di allarme dopo che il nuovo arrivato ha causato un tragico crollo nella pesca di alcuni crostacei.Il crostaceo originario dell'Atlantico occidentale ha iniziato a essere rilevato sempre più spesso sulla costa adriatica dell'Albania sin dal 2006 ed è considerato dagli scienziati una specie invasiva dannosa sia per la biodiversità marina nativa sia per l'attività socio-economica. Per fare fronte al problema, il Distretto della Pesca e Crescita Blu, guidato dal Presidente Nino Carlino, si è già attivato aderendo al Progetto "Bleu Adapt", attivato dalla Direction Générale de la Peche et de l’Acquaculture del Ministero dell'Agricoltura, delle Risorse Idrauliche e della Pesca Marittima della Tunisia, in partenariato con l'Institut National Agronomique de Tunis, l'Institut Supérieur de Peche et d'Acquaculture de Bizerte e l'Università di Palermo.
Il mare Mediterraneo è minacciato da una nuova specie aliena: il Granchio Blu. Negli ultimi mesi, i pescatori hanno già lanciato l?allarme, segnalando la presenza dei crostacei blu alle autorità. Si tratta di una specie particolarmente invasiva che potrebbe mettere in pericolo la biodiversità locale. Negli ultimi mesi le segnalazioni sono aumentate ed è stato accertato che il Granchio Blu è presente in maniera massiccia nei nostri mari. E' particolarmente vorace e può raggiungere una dimensione di venti centimetri. In Albania, Grecia e Tunisia la situazione è diventata difficile e le autorità hanno decretato lo stato di allarme dopo che il nuovo arrivato ha causato un tragico crollo nella pesca di alcuni crostacei.
Il crostaceo originario dell'Atlantico occidentale ha iniziato a essere rilevato sempre più spesso sulla costa adriatica dell'Albania sin dal 2006 ed è considerato dagli scienziati una specie invasiva dannosa sia per la biodiversità marina nativa sia per l'attività socio-economica. Per fare fronte al problema, il Distretto della Pesca e Crescita Blu, guidato dal Presidente Nino Carlino, si è già attivato aderendo al Progetto "Bleu Adapt", attivato dalla Direction Générale de la Peche et de l?Acquaculture del Ministero dell'Agricoltura, delle Risorse Idrauliche e della Pesca Marittima della Tunisia, in partenariato con l'Institut National Agronomique de Tunis, l'Institut Supérieur de Peche et d'Acquaculture de Bizerte e l'Università di Palermo.
Il mare Mediterraneo è minacciato da una nuova specie aliena: il Granchio Blu. Negli ultimi mesi, i pescatori hanno già lanciato l’allarme, segnalando la presenza dei crostacei blu alle autorità. Si tratta di una specie particolarmente invasiva che potrebbe mettere in pericolo la biodiversità locale. Negli ultimi mesi le segnalazioni sono aumentate ed è stato accertato che il Granchio Blu è presente in maniera massiccia nei nostri mari. E' particolarmente vorace e può raggiungere una dimensione di venti centimetri. In Albania, Grecia e Tunisia la situazione è diventata difficile e le autorità hanno decretato lo stato di allarme dopo che il nuovo arrivato ha causato un tragico crollo nella pesca di alcuni crostacei.Il crostaceo originario dell'Atlantico occidentale ha iniziato a essere rilevato sempre più spesso sulla costa adriatica dell'Albania sin dal 2006 ed è considerato dagli scienziati una specie invasiva dannosa sia per la biodiversità marina nativa sia per l'attività socio-economica. Per fare fronte al problema, il Distretto della Pesca e Crescita Blu, guidato dal Presidente Nino Carlino, si è già attivato aderendo al Progetto "Bleu Adapt", attivato dalla Direction Générale de la Peche et de l’Acquaculture del Ministero dell'Agricoltura, delle Risorse Idrauliche e della Pesca Marittima della Tunisia, in partenariato con l'Institut National Agronomique de Tunis, l'Institut Supérieur de Peche et d'Acquaculture de Bizerte e l'Università di Palermo.
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