Brucia la riserva di Vendicari, quarto incendio in una settimana: Il sindaco di Noto: Questo è un atto di guerra
Brucia l'oasi di Vendicari. Ieri pomeriggio un vasto incendio ha colpito al "cuore" la riserva naturale di Noto, nel Siracusano, ed è partita una indagine poiché si sospetta la natura dolosa. Le lingue di fuoco sono state appiccate contemporaneamente in 3 punti diversi e hanno distrutto più di 5 chilometri quadrati di flora. Ci sono volute 6 ore di intenso lavoro delle squadre dei vigili del fuoco, del corpo forestale e della protezione civile per domare il rogo. Le fiamme hanno circondato gli specchi d'acqua e si teme un danno ecologico, poiché oltre la flora l’area è abitata da uccelli migratori rari e da testuggini. Dal comune fanno sapere che è stata avviata una indagine. "Non è una causalità l'incendio - ha dichiarato il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti - ma una vera e propria dichiarazione di guerra su cui nessuno può tirarsi indietro". Quello registrato ieri è il quarto incendio in una settimana nella stessa area del Val di Noto: il 25 marzo a Cavagrande, il 29 marzo a Cava Paradiso e il primo aprile a Cava Tortorone. "Da un pò di tempo a questa parte - ha continuato il sindaco - si stanno verificando incendi che non sono altro che azioni dolose nei confronti del nostro territorio e delle nostre bellezze". "L'assenza di personale della riserva e l'inesistenza di punti d'acqua all'interno dell'area protetta - hanno dichiarato gli esponenti del Mai, il Movimento antincendio Ibleo - hanno causato un disastro ambientale".
Brucia l'oasi di Vendicari. Ieri pomeriggio un vasto incendio ha colpito al "cuore" la riserva naturale di Noto, nel Siracusano, ed è partita una indagine poiché si sospetta la natura dolosa. Le lingue di fuoco sono state appiccate contemporaneamente in 3 punti diversi e hanno distrutto più di 5 chilometri quadrati di flora. Ci sono volute 6 ore di intenso lavoro delle squadre dei vigili del fuoco, del corpo forestale e della protezione civile per domare il rogo. Le fiamme hanno circondato gli specchi d'acqua e si teme un danno ecologico, poiché oltre la flora l?area è abitata da uccelli migratori rari e da testuggini. Dal comune fanno sapere che è stata avviata una indagine. "Non è una causalità l'incendio - ha dichiarato il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti - ma una vera e propria dichiarazione di guerra su cui nessuno può tirarsi indietro". Quello registrato ieri è il quarto incendio in una settimana nella stessa area del Val di Noto: il 25 marzo a Cavagrande, il 29 marzo a Cava Paradiso e il primo aprile a Cava Tortorone. "Da un pò di tempo a questa parte - ha continuato il sindaco - si stanno verificando incendi che non sono altro che azioni dolose nei confronti del nostro territorio e delle nostre bellezze". "L'assenza di personale della riserva e l'inesistenza di punti d'acqua all'interno dell'area protetta - hanno dichiarato gli esponenti del Mai, il Movimento antincendio Ibleo - hanno causato un disastro ambientale".
Brucia l'oasi di Vendicari. Ieri pomeriggio un vasto incendio ha colpito al "cuore" la riserva naturale di Noto, nel Siracusano, ed è partita una indagine poiché si sospetta la natura dolosa. Le lingue di fuoco sono state appiccate contemporaneamente in 3 punti diversi e hanno distrutto più di 5 chilometri quadrati di flora. Ci sono volute 6 ore di intenso lavoro delle squadre dei vigili del fuoco, del corpo forestale e della protezione civile per domare il rogo. Le fiamme hanno circondato gli specchi d'acqua e si teme un danno ecologico, poiché oltre la flora l’area è abitata da uccelli migratori rari e da testuggini. Dal comune fanno sapere che è stata avviata una indagine. "Non è una causalità l'incendio - ha dichiarato il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti - ma una vera e propria dichiarazione di guerra su cui nessuno può tirarsi indietro". Quello registrato ieri è il quarto incendio in una settimana nella stessa area del Val di Noto: il 25 marzo a Cavagrande, il 29 marzo a Cava Paradiso e il primo aprile a Cava Tortorone. "Da un pò di tempo a questa parte - ha continuato il sindaco - si stanno verificando incendi che non sono altro che azioni dolose nei confronti del nostro territorio e delle nostre bellezze". "L'assenza di personale della riserva e l'inesistenza di punti d'acqua all'interno dell'area protetta - hanno dichiarato gli esponenti del Mai, il Movimento antincendio Ibleo - hanno causato un disastro ambientale".
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