In particolare sono stati colpiti, a macchia di leopardo, due grandi distretti, dove mentre alcuni edifici, come le scintillanti torri delle Folkart, le più alte della città, hanno resistito bene alle scosse, mentre altri sono venuti giù come castelli di carta. Anche Smirne, città florida e moderna, non è rimasta immune al fenomeno dei Gecekondu. Dal turco gece, notte, e kondu, costruito in fretta, il termine indica gli insediamenti costruiti illegalmente durante la notte, nati come funghi nelle grandi città turche durante l'immigrazione di massa dalle campagne degli ultimi trent'anni del Novecento. Prime comunità marginali al limite tra il rurale e l'urbano, il cui unico criterio di costruzione era la necessità di avere un tetto sopra la testa nel più breve tempo possibile, si sono fossilizzate come quartieri abusivi. Alcuni sono immensi, come il distretto di Altindag, nella capitale Ankara, dove sono ammassate 500 mila persone, considerato dall'agenzia ONU UN-habitat il 25 più grande slum del pianeta.