

"Nel nostro quartiere non li vogliamo". Si accende lo scontro sul prossimo arrivo di 25 immigrati nel quartiere Cristo Re di San Cataldo dove, a seguito di una convenzione con la cooperativa «Omnia» che gestisce già uno Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) in via Garigliano, è stato individuato un secondo edificio dove saranno ospitati i profughi. La nuova struttura è stata individuata in uno stabile di via Santa Maria Goretti, sempre nello stesso rione. E nel quartiere le posizioni si sono divise tra favorevoli - pochissimi - e contrari - molti - sull'opportunità di creare un'altra struttura analoga a quella già esistente che incrementerebbe il numero degli immigrati nel quartiere e nel resto della città. Ieri sera s'è svolto un Consiglio comunale tematico in cui i cittadini si sono aspramente confrontati con l'Amministrazione comunale, che dal canto suo ha risposto alle preoccupazione della gente proponendo l'istituzione di una commissione permanente composta da cittadini e consiglieri comunali per monitorare il fenomeno. Su Facebook intanto esplode la rabbia di chi anche con toni razzisti non gradisce affatto l'"invasione" dello straniero nel quartiere. Un braccio di ferro aspro quello che si sta consumando a San Cataldo, dove molti cittadini hanno preso a paragone le difficoltà che sta vivendo la vicina Caltanissetta che convive da anni con la presenza degli stranieri. FOTO ARCHIVIO
"Via gli immigrati dal nostro quartiere". No al centro d’accoglienza, a San Cataldo scoppia la protesta dei residenti