Un tumore all'addome del peso di 8 chili è stato rimosso al Policlinico San Marco di Zingonia, in provincia di Bergamo, ad una donna di 55 anni, senza neanche il bisogno di trasfusioni. Il delicato intervento, condotto dal professor Stefano Olmi, direttore dell’Unità di Chirurgia Generale e Oncologica, ha consentito la rimozione del liposarcoma addominale, di grandi dimensioni, 50 centimetri per 25, di cui la donna si sarebbe accorto circa tre anni fa, come una piccola una protuberanza al centro dello stomaco, a cui inizialmente non diede peso. Nell'arco del tempo, però, insorge una nuova protuberanza e contemporaneamente compaiono altri sintomi: tensione, dolore addominale, reflusso gastroesofageo e incontinenza urinaria, perché la massa del tumore schiacciava lo stomaco, i reni, il fegato, la vescica e i vasi sanguigni principali. «Si tratta di un tumore che raramente dà origine a metastasi, ma che comporta una crescita locale che può compromettere il corretto funzionamento degli organi vicini, costantemente sottoposti a compressione da parte della massa stessa», ha precisato Olmi, «attraverso un'incisione addominale siamo riusciti ad asportare completamente la massa, senza dover ricorrere a trasfusioni». L'intervento, durato circa due ore, è stato poi seguito da un ricovero di 4 giorni, dopodiché la paziente è stata dimessa in buone condizioni di salute.
Un tumore all'addome del peso di 8 chili è stato rimosso al Policlinico San Marco di Zingonia, in provincia di Bergamo, ad una donna di 55 anni, senza neanche il bisogno di trasfusioni. Il delicato intervento, condotto dal professor Stefano Olmi, direttore dell'Unità di Chirurgia Generale e Oncologica, ha consentito la rimozione del liposarcoma addominale, di grandi dimensioni, 50 centimetri per 25, di cui la donna si sarebbe accorto circa tre anni fa, come una piccola una protuberanza al centro dello stomaco, a cui inizialmente non diede peso.
Nell'arco del tempo, però, insorge una nuova protuberanza e contemporaneamente compaiono altri sintomi: tensione, dolore addominale, reflusso gastroesofageo e incontinenza urinaria, perché la massa del tumore schiacciava lo stomaco, i reni, il fegato, la vescica e i vasi sanguigni principali. «Si tratta di un tumore che raramente dà origine a metastasi, ma che comporta una crescita locale che può compromettere il corretto funzionamento degli organi vicini, costantemente sottoposti a compressione da parte della massa stessa», ha precisato Olmi, «attraverso un'incisione addominale siamo riusciti ad asportare completamente la massa, senza dover ricorrere a trasfusioni». L'intervento, durato circa due ore, è stato poi seguito da un ricovero di 4 giorni, dopodiché la paziente è stata dimessa in buone condizioni di salute.
Tumore da 8 chili, donna operata per un liposarcoma addominale: tutto era partito da una piccola protuberanza