Alessandro Impagnatiello ha confessato e ha dato indicazioni ai Carabinieri su dove aveva nascosto il corpo senza vita di Giulia Tramontano, la sua fidanzata di 29 anni incinta al settimo mese, della quale sabato notte si erano perse le tracce. Da quanto si è appreso, l'uomo ha consentito ai militari dell'Arma di ritrovare il cadavere della donna nascosto in un lembo di terra dietro ai box di una palazzina in via Monte Rosa a Senago, nel Milanese, non lontano dall'abitazione della coppia. L'avrebbe uccisa a coltellate, dopo una lite in casa, e avrebbe tentato, poi, di bruciarne il corpo, senza però riuscirci Impagnatiello ha raccontato la verità di fronte al pm Alessia Menegazzo, titolare delle indagini con l'aggiunto Letizia Mannella, messo alle strette dalle tracce trovate al luminol nella sua Volkswagen, probabilmente sangue, che avrebbero portato gli inquirenti a contestargli l'omicidio della fidanzata incinta. L'incontro di sabato Per gli investigatori, non è da escludere la presenza di un fiancheggiatore. Potrebbe trattarsi di una terza persona che avrebbe potuto aiutare nel trasportare il corpo della vittima fuori dalla casa. Cosa che spiegherebbe le tracce trovate nell'auto. Tramontano qualche ora prima della scomparsa aveva incontrato l'amante di Impagnatiello. Un'altra ragazza con cui il 30enne aveva una relazione di cui, almeno fino ad aprile, la 29enne era all'oscuro. Dopo quella discussione, Tramontano sarebbe tornata nella propria abitazione da dove ha mandato messaggi a un'amica, dicendo di essere "turbata", e alla madre, chiedendole di non preoccuparsi per lei. Ora rimane il dubbio che quei messaggi siano stati inviati dell'uomo, sarà ora l'autopsia a stabilire l'orario della morte. Le ricerche e il depistaggio di Impagnatiello Stando alla denuncia presentata proprio da Impagnatiello intorno alle 18 di domenica, la ragazza sarebbe scomparsa mentre lui era al lavoro. Ai carabinieri aveva spiegato di essere uscito di casa intorno alle 7 per andare al lavoro e di essersi accorto della sua assenza solo alle 17, quando è rientrato. Da casa, inoltre, mancavano il passaporto di Tramontano, una borsa e 400 euro in contanti. Un vero e proprio depistaggio alla luce del ritrovamento del corpo.
Alessandro Impagnatiello ha confessato e ha dato indicazioni ai Carabinieri su dove aveva nascosto il corpo senza vita di Giulia Tramontano, la sua fidanzata di 29 anni incinta al settimo mese, della quale sabato notte si erano perse le tracce. Da quanto si è appreso, l'uomo ha consentito ai militari dell'Arma di ritrovare il cadavere della donna nascosto in un lembo di terra dietro ai box di una palazzina in via Monte Rosa a Senago, nel Milanese, non lontano dall'abitazione della coppia. L'avrebbe uccisa a coltellate, dopo una lite in casa, e avrebbe tentato, poi, di bruciarne il corpo, senza però riuscirci
Impagnatiello ha raccontato la verità di fronte al pm Alessia Menegazzo, titolare delle indagini con l'aggiunto Letizia Mannella, messo alle strette dalle tracce trovate al luminol nella sua Volkswagen, probabilmente sangue, che avrebbero portato gli inquirenti a contestargli l'omicidio della fidanzata incinta.
L'incontro di sabato Per gli investigatori, non è da escludere la presenza di un fiancheggiatore. Potrebbe trattarsi di una terza persona che avrebbe potuto aiutare nel trasportare il corpo della vittima fuori dalla casa. Cosa che spiegherebbe le tracce trovate nell'auto. Tramontano qualche ora prima della scomparsa aveva incontrato l'amante di Impagnatiello. Un'altra ragazza con cui il 30enne aveva una relazione di cui, almeno fino ad aprile, la 29enne era all'oscuro. Dopo quella discussione, Tramontano sarebbe tornata nella propria abitazione da dove ha mandato messaggi a un'amica, dicendo di essere "turbata", e alla madre, chiedendole di non preoccuparsi per lei. Ora rimane il dubbio che quei messaggi siano stati inviati dell'uomo, sarà ora l'autopsia a stabilire l'orario della morte.
Le ricerche e il depistaggio di Impagnatiello Stando alla denuncia presentata proprio da Impagnatiello intorno alle 18 di domenica, la ragazza sarebbe scomparsa mentre lui era al lavoro. Ai carabinieri aveva spiegato di essere uscito di casa intorno alle 7 per andare al lavoro e di essersi accorto della sua assenza solo alle 17, quando è rientrato. Da casa, inoltre, mancavano il passaporto di Tramontano, una borsa e 400 euro in contanti. Un vero e proprio depistaggio alla luce del ritrovamento del corpo.
Trovato il cadavere di Giulia Tramontano, la ragazza incinta di 7 mesi: il fidanzato ha confessato