Spacciatori di cocaina con il reddito di cittadinanza: il principale indagato trasferito nel carcere di Gela
Le persone indagate sono in totale cinque. Tre di loro devono rispondere anche dei reati commessi quali percettori del reddito di cittadinanza, senza averne diritto
Percettori del reddito di cittadinanza costruiscono una rete di spaccio di cocaina a Vittoria. Le fiamme gialle di Ragusa hanno dato esecuzione, a Vittoria, a tre misure restrittive - una ordinanza di custodia cautelare in carcere e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria - per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.Le persone indagate sono in totale cinque. Tre di loro devono rispondere anche dei reati commessi quali percettori del reddito di cittadinanza, senza averne diritto. Le indagini hanno permesso di fare piena luce su un gruppo criminale che aveva realizzato una strutturata rete di spaccio di cocaina. Documentate oltre cinquanta cessioni. La banda usava un linguaggio criptico: la cocaina veniva chiamata macchina, ruota e motore. Diverse perquisizioni domiciliari, inoltre, hanno consentito di sequestrare denaro contante per oltre 8 mila euro, due auto e materiale utilizzato per il taglio della droga. Il principale indagato è stato condotto nel carcere di Gela, mentre per i fiancheggiatori è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Percettori del reddito di cittadinanza costruiscono una rete di spaccio di cocaina a Vittoria. Le fiamme gialle di Ragusa hanno dato esecuzione, a Vittoria, a tre misure restrittive - una ordinanza di custodia cautelare in carcere e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria - per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Le persone indagate sono in totale cinque. Tre di loro devono rispondere anche dei reati commessi quali percettori del reddito di cittadinanza, senza averne diritto.
Le indagini hanno permesso di fare piena luce su un gruppo criminale che aveva realizzato una strutturata rete di spaccio di cocaina. Documentate oltre cinquanta cessioni. La banda usava un linguaggio criptico: la cocaina veniva chiamata macchina, ruota e motore.
Diverse perquisizioni domiciliari, inoltre, hanno consentito di sequestrare denaro contante per oltre 8 mila euro, due auto e materiale utilizzato per il taglio della droga.
Il principale indagato è stato condotto nel carcere di Gela, mentre per i fiancheggiatori è stato disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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Spacciatori di cocaina con il reddito di cittadinanza: il principale indagato trasferito nel carcere di Gela