Parte la caccia al supplente, con 200 mila posti da assegnare per l’inizio dell’anno scolastico 2019/2020. Lo sottolinea l’associazione sindacale Anief che segnala anche che potrebbero essere "tantissime le 'messe a disposizione' (Mad):, basta una domandina al preside e si insegna tutto l’anno".Lo scorso anno, spiega una nota, "oltre 10 mila cattedre vacanti furono conferite, come supplenza annuale, ad aspiranti senza alcuna esperienza pregressa: i dirigenti scolastici, d’altro canto, non possono fare diversamente, quando tutte le graduatorie risultano esaurite, e procedere con quella che qualcuno ha ribattezzato come un ritorno alla 'chiamata diretta', perché si tratta di procedure attuate senza regole definite e legate alle singole necessità delle scuole. Ma perché nel Paese con più precari al mondo e con tanti supplenti abilitati all’insegnamento e già selezionati, si ricorre agli aspiranti neofiti?" Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, "pur di lasciare chiuse a doppia mandata le graduatorie ad esaurimento e di non dare possibilità di spostare, a domanda, i vincitori dei concorsi 2016 e 2018 nelle regioni con i vuoti da coprire, e di non attuare una graduatoria nazionale da cui attingere all’occorrenza, si butta il bambino con l’acqua sporca. Si è arrivati a creare una situazione di posti vacanti, privi di titolare, che non ha precedenti nella scuola italiana. Con l’aggravante che la maggioranza di queste cattedre libere verranno assegnate a supplenti alle prime armi". Secondo la nota, si può arrivare a 200 mila posti da assegnare sommando "almeno la metà delle 53.627 nomine a tempo indeterminato andate deserte, i circa 20 mila posti liberatisi a seguito di Quota 100, i 50 mila e oltre posti in deroga su sostegno, decine di migliaia di cattedre nascoste in organico di fatto e altri quasi 20 mila posti liberi su disciplina comune nemmeno richiesti per le immissioni in ruoli".
Parte la caccia al supplente, con 200 mila posti da assegnare per l'inizio dell'anno scolastico 2019/2020. Lo sottolinea l'associazione sindacale Anief che segnala anche che potrebbero essere "tantissime le 'messe a disposizione' (Mad):, basta una domandina al preside e si insegna tutto l'anno".
Lo scorso anno, spiega una nota, "oltre 10 mila cattedre vacanti furono conferite, come supplenza annuale, ad aspiranti senza alcuna esperienza pregressa: i dirigenti scolastici, d'altro canto, non possono fare diversamente, quando tutte le graduatorie risultano esaurite, e procedere con quella che qualcuno ha ribattezzato come un ritorno alla 'chiamata diretta', perché si tratta di procedure attuate senza regole definite e legate alle singole necessità delle scuole. Ma perché nel Paese con più precari al mondo e con tanti supplenti abilitati all'insegnamento e già selezionati, si ricorre agli aspiranti neofiti?"
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, "pur di lasciare chiuse a doppia mandata le graduatorie ad esaurimento e di non dare possibilità di spostare, a domanda, i vincitori dei concorsi 2016 e 2018 nelle regioni con i vuoti da coprire, e di non attuare una graduatoria nazionale da cui attingere all'occorrenza, si butta il bambino con l'acqua sporca. Si è arrivati a creare una situazione di posti vacanti, privi di titolare, che non ha precedenti nella scuola italiana. Con l'aggravante che la maggioranza di queste cattedre libere verranno assegnate a supplenti alle prime armi".
Secondo la nota, si può arrivare a 200 mila posti da assegnare sommando "almeno la metà delle 53.627 nomine a tempo indeterminato andate deserte, i circa 20 mila posti liberatisi a seguito di Quota 100, i 50 mila e oltre posti in deroga su sostegno, decine di migliaia di cattedre nascoste in organico di fatto e altri quasi 20 mila posti liberi su disciplina comune nemmeno richiesti per le immissioni in ruoli".
Scuola, 200 mila posti da assegnare. Potrebbero essere tante le messe a disposizione