San Cataldo, a Casa Serena "i glutei degli anziani fotografati per deriderli": le immagini scambiate su WhatsApp
Arrossamenti e irritazioni diventavano occasioni per deridere gli anziani scambiandosi le foto dei loro glutei
Rita Cinardi
19 Febbraio 2021 14:36
Arrossamenti, irritazioni e piaghe da decubito sarebbero stati ricorrenti in alcuni ospiti della comunità alloggio per anziani “Casa Serena” dove, secondo quanto emerge dall’ordinanza che ha portato all’arresto da parte dei carabinieri dell'amministratore unico Giuseppe Calì, 46enne di San Cataldo, e alla notifica di misure interdittive del divieto di esercitare la professione nei confronti di quattro operatori, gli anziani sarebbero rimasti per ore col pannolone sporco che poi veniva cambiato senza pulirli. Arrossamenti e irritazioni che, anziché essere trattati dagli operatori come errori da evitare, diventavano, secondo la ricostruzione degli investigatori, occasioni per deridere gli anziani scambiandosi le foto dei loro glutei. “Te la sei scansata tu la foto del c. irritato” si legge in un’intercettazione durante una conversazione tra un’operatrice e il compagno. Quest’ultimo risponde con un “finiscila” e l’operatrice continua: “Lo sapevi che era c. di vecchia che ti dovevo mandare”. Un ospite della casa di riposo nella sua testimonianza ha riferito che gli anziani venivano cambiati senza lavarli e “guai se trovavano briciole”. Alcuni di loro, infatti, mangiando sporcavano di briciole anche i pannoloni e per questo, secondo la testimonianza, venivano insultati dagli operatori.
Arrossamenti, irritazioni e piaghe da decubito sarebbero stati ricorrenti in alcuni ospiti della comunità alloggio per anziani “Casa Serena” dove, secondo quanto emerge dall’ordinanza che ha portato all’arresto da parte dei carabinieri dell'amministratore unico Giuseppe Calì, 46enne di San Cataldo, e alla notifica di misure interdittive del divieto di esercitare la professione nei confronti di quattro operatori, gli anziani sarebbero rimasti per ore col pannolone sporco che poi veniva cambiato senza pulirli. Arrossamenti e irritazioni che, anziché essere trattati dagli operatori come errori da evitare, diventavano, secondo la ricostruzione degli investigatori, occasioni per deridere gli anziani scambiandosi le foto dei loro glutei. “Te la sei scansata tu la foto del c. irritato” si legge in un’intercettazione durante una conversazione tra un’operatrice e il compagno. Quest’ultimo risponde con un “finiscila” e l’operatrice continua: “Lo sapevi che era c. di vecchia che ti dovevo mandare”. Un ospite della casa di riposo nella sua testimonianza ha riferito che gli anziani venivano cambiati senza lavarli e “guai se trovavano briciole”. Alcuni di loro, infatti, mangiando sporcavano di briciole anche i pannoloni e per questo, secondo la testimonianza, venivano insultati dagli operatori.
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San Cataldo, a Casa Serena "i glutei degli anziani fotografati per deriderli": le immagini scambiate su WhatsApp
Tanina
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