Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo tornerà l'ora legale, con le lancette degli orologi che alle 2 andranno spostate un'ora in avanti. Si dormirà dunque un'ora in meno ma si recuperà un'ora in più di luce. Lo ricorda la Società italiana di medicina ambientale (Sima) promotrice, assieme a Consumerismo No Profit, di una petizione per mantenere l'ora legale tutto l'anno.
Uno dei dubbi più frequenti all'arrivo del cambio dell'ora riguarda le lancette dell'orologio: vanno spostate avanti o indietro? Stavolta, come in ogni primavera, la risposta è "avanti". Alle due di notte di domenica dunque, bisognerà spostare le lancette sulle tre. Questo fa sì che la sveglia, programmata alla stessa ora di ogni giorno, di fatto suonerà un'ora prima. Il vantaggio sarà alla sera: avremo un'ora di luce in più. L'ora legale durerà fino a domenica 29 ottobre 2023, quando rientrerà in vigore l'ora solare. E a quel punto, stavolta alle3 di notte, le lancette andranno spostate un'ora indietro e torneranno a segnare le 2. in cambio avremo un'ora in più sonno (quella che ora perdiamo), e un'ora in meno di luce. Il cambio avviene così due volte all'anno: l'ultima domenica di marzo e poi di nuovo l'ultima di ottobre. Fondamentale dunque ricordarsi di spostare le lancette, ma non per i dispositivi come gli smartphone che prevedono un aggiornamento automatico.
L'ora legale è stata introdotta definitivamente nel 1966, e tra i motivi principali dietro la scelta di adottare un simile cambiamento nella misurazione del tempo c'è, molto semplicemente, il risparmio nei consumi di elettricità. Facendo coincidere le nostre ore di veglia con quelle in cui il Sole dà un'illuminazione naturale, possiamo accendere meno lampadine con un vantaggio evidente per la bolletta, ma anche per il pianeta, in termini di consumi (e di inquinamento). L'ora legale è nata proprio per favorire il risparmio energetico in tempi di crisi e l'Italia l'ha adottata per la prima volta durante la Prima guerra mondiale.
In base alle stime di Sima, solo nel 2023 l'adozione dell'ora legale permanente tutto l'anno produrrebbe nel nostro Paese, sulla base delle attuali tariffe elettriche, risparmi diretti in bolletta per 382 milioni di euro, grazie a minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh. Risparmio che salirebbe qualora nel corso dell'anno le tariffe elettriche dovessero subire incrementi. "A tutto ciò - si spiega - si aggiungerebbe un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di anidride carbonica in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria".
Ora legale, stanotte il cambio: lancette avanti di un'ora, si dorme di meno