Arrestato un pastore niscemese: nascondeva una penna-pistola in una masseria situata a Mazzarino
Durante un controllo, i carabinieri hanno scoperto che il pastore teneva nascosta in una borsa una vera e propria arma
Redazione
09 Maggio 2020 15:15
Lo scorso mercoledì, i Carabinieri della Stazione di Mazzarino, unitamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, nell’ambito dei periodici servizi di controllo del territorio in ambito rurale, hanno arrestato un pastore niscemese, Vincenzo Arcerito, 42 anni, colto in flagranza di reato di detenzione illegale di arma clandestina.L’arresto è scaturito dal controllo estemporaneo di una masseria sita in contrada Canalotti, agro del comune di Mazzarino, ove lo stesso stava lavorando quale aiutante. All’interno del casolare, in un locale adibito a spogliatoio, l’attenzione dei militari verteva su una borsa a tracolla, di proprietà del pastore, che era stata appesa ad un gancio. Al suo interno i militari trovavano, accuratamente occultato, uno strano oggetto molto simile ad una penna. I dubbi dei Carabinieri venivano dissolti allorquando questi, oltre a recuperare tredici munizioni cal. 22, scoprivano con grande stupore che in realtà si trattava di una vera e propria arma da sparo, con tanto di percussore e priva di matricola, appositamente “camuffata” per eludere eventuali controlli. Della stessa il detentore non sapeva fornire motivazioni sensate circa la sua provenienza non potendo fare altro che addossarsi la responsabilità dell’illecito possesso. Il materiale è stato tutto sequestrato e l’uomo, accusato di detenzione illegale di arma clandestina e ricettazione, è stato tratto in arresto e posto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Lo scorso mercoledì, i Carabinieri della Stazione di Mazzarino, unitamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, nell’ambito dei periodici servizi di controllo del territorio in ambito rurale, hanno arrestato un pastore niscemese, Vincenzo Arcerito, 42 anni, colto in flagranza di reato di detenzione illegale di arma clandestina.L’arresto è scaturito dal controllo estemporaneo di una masseria sita in contrada Canalotti, agro del comune di Mazzarino, ove lo stesso stava lavorando quale aiutante. All’interno del casolare, in un locale adibito a spogliatoio, l’attenzione dei militari verteva su una borsa a tracolla, di proprietà del pastore, che era stata appesa ad un gancio. Al suo interno i militari trovavano, accuratamente occultato, uno strano oggetto molto simile ad una penna. I dubbi dei Carabinieri venivano dissolti allorquando questi, oltre a recuperare tredici munizioni cal. 22, scoprivano con grande stupore che in realtà si trattava di una vera e propria arma da sparo, con tanto di percussore e priva di matricola, appositamente “camuffata” per eludere eventuali controlli. Della stessa il detentore non sapeva fornire motivazioni sensate circa la sua provenienza non potendo fare altro che addossarsi la responsabilità dell’illecito possesso. Il materiale è stato tutto sequestrato e l’uomo, accusato di detenzione illegale di arma clandestina e ricettazione, è stato tratto in arresto e posto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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Arrestato un pastore niscemese: nascondeva una penna-pistola in una masseria situata a Mazzarino