Mancata bonifica acque di falda e recupero stato dei luoghi: a Gela 12 citati in giudizio
L’11 ottobre dello scorso anno la Capitaneria di porto di Gela e i poliziotti del Commissariato, coordinati dalla Procura, avevano già eseguito il sequestro preventivo
Dodici amministratori e dirigenti delle società Raffineria di Gela Spa e Syndial Spa sono stati citati in giudizio dalla Procura di Gela poiché in concorso tra loro, pur essendo obbligati per legge, non avrebbero provveduto alla bonifica delle acqua di falda e al recupero dello stato dei luoghi sui quali insiste il petrolchimico. L’udienza è stata fissata per il 13 dicembre davanti al giudice del Tribunale di Gela per la fase dibattimentale. L’11 ottobre dello scorso anno la Capitaneria di porto di Gela e i poliziotti del Commissariato, coordinati dalla Procura, avevano già eseguito il sequestro preventivo emesso dal gip del ramo aziendale delle due società con specifico riguardo all’attuazione e monitoraggio del progetto di bonifica delle acque di falda, approvato dal ministero dell’Ambiente, nonché delle aree di stabilimento destinate al progetto di bonifica con nomina dell’amministratore giudiziario. Questa la replica dell'azienda: "In merito alla citazione a giudizio da parte della Procura della Repubblica di Gela di 12 dipendenti di Raffineria di Gela ed Eni Rewind, Eni conferma la massima collaborazione con le autorità competenti e confida di dimostrare in sede processuale la correttezza del proprio operato e il rispetto dei requisiti di legge".
Dodici amministratori e dirigenti delle società Raffineria di Gela Spa e Syndial Spa sono stati citati in giudizio dalla Procura di Gela poiché in concorso tra loro, pur essendo obbligati per legge, non avrebbero provveduto alla bonifica delle acqua di falda e al recupero dello stato dei luoghi sui quali insiste il petrolchimico. L'udienza è stata fissata per il 13 dicembre davanti al giudice del Tribunale di Gela per la fase dibattimentale. L'11 ottobre dello scorso anno la Capitaneria di porto di Gela e i poliziotti del Commissariato, coordinati dalla Procura, avevano già eseguito il sequestro preventivo emesso dal gip del ramo aziendale delle due società con specifico riguardo all'attuazione e monitoraggio del progetto di bonifica delle acque di falda, approvato dal ministero dell'Ambiente, nonché delle aree di stabilimento destinate al progetto di bonifica con nomina dell'amministratore giudiziario. Questa la replica dell'azienda: "In merito alla citazione a giudizio da parte della Procura della Repubblica di Gela di 12 dipendenti di Raffineria di Gela ed Eni Rewind, Eni conferma la massima collaborazione con le autorità competenti e confida di dimostrare in sede processuale la correttezza del proprio operato e il rispetto dei requisiti di legge".
Mancata bonifica acque di falda e recupero stato dei luoghi: a Gela 12 citati in giudizio