I componenti della RSU del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, Maurizio Amico, Gero Difrancesco e Lillo Romano si mobilitano per contrastare i provvedimenti dell’Amministrazione dell’Ente, che stanno trasformando gli uffici in campi di concentramento senza riscaldamento, acqua, telefoni: uno stato di guerra con forzato razionamento e “ Carta Annonaria” irricevibile e intollerabile, tanto più che viene associato alla identica limitazione delle utenze nelle scuole secondarie della provincia.Per molto meno in Francia hanno indossato i Gilet Gialli e sono scesi in piazza migliaia di manifestanti. Sollecitano pertanto una riunione della RSU provinciale e delle sigle sindacali affinché vengano contestati in modo adeguato i provvedimenti dello stato, che continua a prelevare forzatamente risorse economiche dal bilancio dei Liberi consorzi comunali obbligandoli a funzionare in “ modalità provvisoria “ da razionamento bellico. L’accordo siglato tra la regione e lo stato per un uguale trattamento economico tra i Liberi Consorzi Comunali siciliani e le restanti province nazionali è risultato molto generico e non ha sortito alcun effetto in assenza di norme specifiche per la definizione e la redazione dei bilanci. I rappresentanti dei dipendenti Amico, Difrancesco e Romano chiedono pertanto a tutta la RSU e alle sigle sindacali provinciali di chiamare a raccolta tutti i dipendenti, gli enti locali della provincia e le scuole secondarie ad una grande manifestazione di protesta affinché si comprenda che il territorio nisseno e la sua popolazione non sono ostaggio di un governo nazionale che pensa a provvedimenti elettoralistici e dimentica le cose essenziali per i cittadini: scuole, strade, servizi sociali, sviluppo economico.
Maurizio Amico Calogero Difrancesco Lillo Romano
I componenti della RSU del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, Maurizio Amico, Gero Difrancesco e Lillo Romano si mobilitano per contrastare i provvedimenti dell'Amministrazione dell'Ente, che stanno trasformando gli uffici in campi di concentramento senza riscaldamento, acqua, telefoni: uno stato di guerra con forzato razionamento e " Carta Annonaria" irricevibile e intollerabile, tanto più che viene associato alla identica limitazione delle utenze nelle scuole secondarie della provincia.
Per molto meno in Francia hanno indossato i Gilet Gialli e sono scesi in piazza migliaia di manifestanti.
Sollecitano pertanto una riunione della RSU provinciale e delle sigle sindacali affinché vengano contestati in modo adeguato i provvedimenti dello stato, che continua a prelevare forzatamente risorse economiche dal bilancio dei Liberi consorzi comunali obbligandoli a funzionare in " modalità provvisoria " da razionamento bellico.
L'accordo siglato tra la regione e lo stato per un uguale trattamento economico tra i Liberi Consorzi Comunali siciliani e le restanti province nazionali è risultato molto generico e non ha sortito alcun effetto in assenza di norme specifiche per la definizione e la redazione dei bilanci.
I rappresentanti dei dipendenti Amico, Difrancesco e Romano chiedono pertanto a tutta la RSU e alle sigle sindacali provinciali di chiamare a raccolta tutti i dipendenti, gli enti locali della provincia e le scuole secondarie ad una grande manifestazione di protesta affinché si comprenda che il territorio nisseno e la sua popolazione non sono ostaggio di un governo nazionale che pensa a provvedimenti elettoralistici e dimentica le cose essenziali per i cittadini: scuole, strade, servizi sociali, sviluppo economico.
Libero Consorzio Comunale Caltanissetta, i componenti della Rsu: "Uffici senza riscaldamento, acqua e telefoni. Sembrano lager"