Inaugurazione anno giudiziario Caltanissetta, il procuratore Patti: "La stabilità delle leggi garanzia del diritto"
"Se un codice acquistato oggi - ha detto Patti - tra un anno potrà essere usato soltanto come carta per accendere la stufa a legna, duole dirlo, ma forse non siamo più quella "culla del diritto" di cui un tempo ci inorgoglivamo essere"
"Un paese civile è tale anche perché le sue leggi, soprattutto quelle penali, sostanziali e processuali, sono stabili. La stabilità delle leggi è la garanzia più importante, per il cittadino, di vivere in uno stato dove i valori sono consolidati e non in continua metamorfosi". Così il procuratore generale di Caltanissetta Antonino Patti durante il suo intervento nella cerimonia inaugurale dell'anno giudiziario. "Se non vi sono leggi stabili non vi è certezza del Diritto. Se un codice acquistato oggi - continua Patti - tra un anno potrà essere usato soltanto come carta per accendere la stufa a legna, duole dirlo, ma forse non siamo più quella “culla del diritto” di cui un tempo ci inorgoglivamo essere. No, ancora, alle “cure ormonali della crescita” dedicate a certi reati che nello spazio di dieci-quindici anni vedono raddoppiati, in alcuni casi addirittura triplicati, i loro limiti edittali della pena senza che nulla nella percezione dell’entità del disvalore da parte del consociato sia mutato. Il mio auspicio è che si possa, prima o poi, prendere coscienza di questa che a me pare una elementare verità e che per gli anni futuri, possa affermarsi, come metodo di miglioramento della giustizia, non quello contrassegnato da questa continua, vorticosa produzione legislativa ma quello di fornire agli operatori del diritto gli strumenti concreti ed adeguati perché quelle leggi già esistenti possano funzionare al meglio".
"Un paese civile è tale anche perché le sue leggi, soprattutto quelle penali, sostanziali e processuali, sono stabili. La stabilità delle leggi è la garanzia più importante, per il cittadino, di vivere in uno stato dove i valori sono consolidati e non in continua metamorfosi". Così il procuratore generale di Caltanissetta Antonino Patti durante il suo intervento nella cerimonia inaugurale dell'anno giudiziario. "Se non vi sono leggi stabili non vi è certezza del Diritto. Se un codice acquistato oggi - continua Patti - tra un anno potrà essere usato soltanto come carta per accendere la stufa a legna, duole dirlo, ma forse non siamo più quella "culla del diritto" di cui un tempo ci inorgoglivamo essere. No, ancora, alle "cure ormonali della crescita" dedicate a certi reati che nello spazio di dieci-quindici anni vedono raddoppiati, in alcuni casi addirittura triplicati, i loro limiti edittali della pena senza che nulla nella percezione dell'entità del disvalore da parte del consociato sia mutato. Il mio auspicio è che si possa, prima o poi, prendere coscienza di questa che a me pare una elementare verità e che per gli anni futuri, possa affermarsi, come metodo di miglioramento della giustizia, non quello contrassegnato da questa continua, vorticosa produzione legislativa ma quello di fornire agli operatori del diritto gli strumenti concreti ed adeguati perché quelle leggi già esistenti possano funzionare al meglio".
Inaugurazione anno giudiziario Caltanissetta, il procuratore Patti: "La stabilità delle leggi garanzia del diritto"