"Mi auguro che la cattura del notissimo latitante, fatto storico ed eccezionale, non comporti un calo dell'attenzione dello Stato nei confronti delle criminalità organizzate. Anche perché Matteo Messina Denaro non era il capo dei capi. All'infuori del territorio di Trapani non era lui a comandare". Lo ha detto il procuratore capo di Caltanissetta Salvatore De Luca nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. "Sarebbe il migliore regalo per Cosa Nostra pensare che il più è fatto e che Cosa nostra è in via di smantellamento. Secondo la mia esperienza professionale un mandamento mafioso si ricostituisce in un anno e mezzo circa e senza una pressione dello Stato avremmo una organizzazione forta come prima. Sino a questo momeno - ha poi aggiunto - non ho ritenuto opportuno parlare delle indagini sulle stragi di Capaci e via D'Amelio. Con soddisfazione ho verificato in più occasioni che i mass media non hanno la minima idea di quello che il gruppo stragi sta facendo. E' statisticamente provato che la violazione del segreto sulle indagini comporta notevoli danni per le indagini stesse. La Dda di Caltanissetta non ha un obiettivo unico predeterminato di queste indagini. Ci rendiamo conto che vi sono tutta una serie di filoni di indagini che appaiono meritevoli di essere approfonditi. Noi intendiamo assicurare il massimo impegno affinché tutti i filoni vengano approfonditi. Il nostro obiettivo è quello di dire che abbiamo fatto tutto ciò che era possibile fare e ciò che abbiamo fatto ci consente di affermare questo. E si eviterà così che qualcuno si alzi e dica 'ah la magistratura avrebbe dovuto fare questo e questo non è stato fatto'. Si tratta di indagini difficilissime, molti dei protagonisti sono morti, sono passati 30 anni. Vi sono delle opacità di alcuni rappresentanti dello Stato e tutto questo rende il lavoro molto difficile per cui mi sento di assicurare il massimo impegno possibile dei giovani sostituti che lavorano con me e stanno facendo sacrifici enormi".
"Mi auguro che la cattura del notissimo latitante, fatto storico ed eccezionale, non comporti un calo dell'attenzione dello Stato nei confronti delle criminalità organizzate. Anche perché Matteo Messina Denaro non era il capo dei capi. All'infuori del territorio di Trapani non era lui a comandare". Lo ha detto il procuratore capo di Caltanissetta Salvatore De Luca nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. "Sarebbe il migliore regalo per Cosa Nostra pensare che il più è fatto e che Cosa nostra è in via di smantellamento. Secondo la mia esperienza professionale un mandamento mafioso si ricostituisce in un anno e mezzo circa e senza una pressione dello Stato avremmo una organizzazione forta come prima. Sino a questo momeno - ha poi aggiunto - non ho ritenuto opportuno parlare delle indagini sulle stragi di Capaci e via D'Amelio. Con soddisfazione ho verificato in più occasioni che i mass media non hanno la minima idea di quello che il gruppo stragi sta facendo. E' statisticamente provato che la violazione del segreto sulle indagini comporta notevoli danni per le indagini stesse. La Dda di Caltanissetta non ha un obiettivo unico predeterminato di queste indagini. Ci rendiamo conto che vi sono tutta una serie di filoni di indagini che appaiono meritevoli di essere approfonditi. Noi intendiamo assicurare il massimo impegno affinché tutti i filoni vengano approfonditi. Il nostro obiettivo è quello di dire che abbiamo fatto tutto ciò che era possibile fare e ciò che abbiamo fatto ci consente di affermare questo. E si eviterà così che qualcuno si alzi e dica 'ah la magistratura avrebbe dovuto fare questo e questo non è stato fatto'. Si tratta di indagini difficilissime, molti dei protagonisti sono morti, sono passati 30 anni. Vi sono delle opacità di alcuni rappresentanti dello Stato e tutto questo rende il lavoro molto difficile per cui mi sento di assicurare il massimo impegno possibile dei giovani sostituti che lavorano con me e stanno facendo sacrifici enormi".
Inaugurazione anno giudiziario Caltanissetta, il procuratore capo: "La cattura di Messina Denaro non comporti un calo dell'attenzione"