Guerra alle frasi razziste su facebook: arrivano gli hooligan della grammatica
Vengono dette ’grammar nazi” quelle persone che correggono sintassi e ortografia dei commenti sui social media, perché non sopportano chi storpia la p...
Vengono dette “grammar nazi” quelle persone che correggono sintassi e ortografia dei commenti sui social media, perché non sopportano chi storpia la propria lingua. In Italia esistono diverse pagine su Facebook e Twitter di difensori della nostra grammatica, ma nessuna ha mai avuto un successo di followers travolgente. In Germania, invece, un gruppo di oltranzisti del tedesco è riuscito ad aprire un ampio dibattito pubblico sulla possibile gestione dell’hate speech, i discorsi online carichi di odio. Gli HoGeSatzBau sono un team di tre giovani che per ragioni di sicurezza vogliono tenere nascosta la loro identità. Da due anni, questi hooligans della sintassi sottolineano gli errori dei post e ne spiegano la versione giusta. La loro penna rossa è diretta soprattutto contro chi fa commenti razzisti. I tre attivisti sostengono che evidenziare gli sbagli metta in ridicolo il contenuto delle frasi. Gli HoGeSatzBau non danno alcun giudizio sul messaggio degli interventi in questione, ma ogni loro correzione provoca comunque migliaia di reazioni critiche verso le formazioni di estrema destra autrici degli insulti sgrammaticati.
Il gruppo è stato creato in risposta alla nascita degli HoGeSatzBau, gli “hooligans contro i salafiti”, unione di sostenitori del pericolo di un’invasione islamica della Germania, nata a Colonia. Gli estremisti della grammatica ironizzano sul fatto che persone che si ritengono nazionaliste, a stare ai loro post su Facebook, non conoscano in realtà la lingua del loro Paese. Molte delle correzioni degli HoGeSatzBau sono fatte ai commenti sulla pagina di Frauke Petry, presidente del partito di estrema destra Alternativa per la Germania e di Lutz Bachmann, fondatore del movimento anti islamico Pegida. Per il loro lavoro, a settembre i tre hanno vinto un premio, lo “Smart Hero Award”, assegnato da Facebook e dalla Fondazione per le opportunità digitali tedesca, con il patrocinio del ministero dell’economia del Paese. Durante la cerimonia di consegna, i giovani, protetti da una maschera sul volto, hanno lanciato un attacco alle organizzazioni che li stavano premiando. «Non ci sarebbe bisogno della nostra iniziativa se ci pensaste voi ad agire», hanno detto. Secondo gli HoGeSatzBau le autorità politiche non stanno affrontando il problema della diffusione del razzismo sui social media con serietà. All’inizio di novembre 2016, la procura di Monaco di Baviera ha aperto un’inchiesta contro il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg con l’accusa di incitazione all’odio razziale. All’amministratore del social network sono contestati 438 episodi in cui Facebook non ha rimosso dalle sue pagine contenuti di hate speech, come previsto dalla legge tedesca. Per gli hooligans della sintassi, questo non è sufficiente, perché bisognerebbe prendere provvedimenti contro gli autori dei commenti, per far capire che l’anonimato di Internet non autorizza a dire tutto quello che si vuole. Nel frattempo, hanno dichiarato i tre, loro continueranno a correggere gli errori di ortografia.
https://it.businessinsider.com/gli-hooligan-della-grammatica-paladini-del-bello-scrivere-e-delle-vittime-dellhate-speech-su-facebook/?ref=twhu&twitter_card=20170314201148
Vengono dette “grammar nazi” quelle persone che correggono sintassi e ortografia dei commenti sui social media, perché non sopportano chi storpia la propria lingua. In Italia esistono diverse pagine su Facebook e Twitter di difensori della nostra grammatica, ma nessuna ha mai avuto un successo di followers travolgente. In Germania, invece, un gruppo di oltranzisti del tedesco è riuscito ad aprire un ampio dibattito pubblico sulla possibile gestione dell’hate speech, i discorsi online carichi di odio. Gli HoGeSatzBau sono un team di tre giovani che per ragioni di sicurezza vogliono tenere nascosta la loro identità. Da due anni, questi hooligans della sintassi sottolineano gli errori dei post e ne spiegano la versione giusta. La loro penna rossa è diretta soprattutto contro chi fa commenti razzisti. I tre attivisti sostengono che evidenziare gli sbagli metta in ridicolo il contenuto delle frasi. Gli HoGeSatzBau non danno alcun giudizio sul messaggio degli interventi in questione, ma ogni loro correzione provoca comunque migliaia di reazioni critiche verso le formazioni di estrema destra autrici degli insulti sgrammaticati.
Il gruppo è stato creato in risposta alla nascita degli HoGeSatzBau, gli “hooligans contro i salafiti”, unione di sostenitori del pericolo di un’invasione islamica della Germania, nata a Colonia. Gli estremisti della grammatica ironizzano sul fatto che persone che si ritengono nazionaliste, a stare ai loro post su Facebook, non conoscano in realtà la lingua del loro Paese. Molte delle correzioni degli HoGeSatzBau sono fatte ai commenti sulla pagina di Frauke Petry, presidente del partito di estrema destra Alternativa per la Germania e di Lutz Bachmann, fondatore del movimento anti islamico Pegida. Per il loro lavoro, a settembre i tre hanno vinto un premio, lo “Smart Hero Award”, assegnato da Facebook e dalla Fondazione per le opportunità digitali tedesca, con il patrocinio del ministero dell’economia del Paese. Durante la cerimonia di consegna, i giovani, protetti da una maschera sul volto, hanno lanciato un attacco alle organizzazioni che li stavano premiando. «Non ci sarebbe bisogno della nostra iniziativa se ci pensaste voi ad agire», hanno detto. Secondo gli HoGeSatzBau le autorità politiche non stanno affrontando il problema della diffusione del razzismo sui social media con serietà. All’inizio di novembre 2016, la procura di Monaco di Baviera ha aperto un’inchiesta contro il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg con l’accusa di incitazione all’odio razziale. All’amministratore del social network sono contestati 438 episodi in cui Facebook non ha rimosso dalle sue pagine contenuti di hate speech, come previsto dalla legge tedesca. Per gli hooligans della sintassi, questo non è sufficiente, perché bisognerebbe prendere provvedimenti contro gli autori dei commenti, per far capire che l’anonimato di Internet non autorizza a dire tutto quello che si vuole. Nel frattempo, hanno dichiarato i tre, loro continueranno a correggere gli errori di ortografia.
https://it.businessinsider.com/gli-hooligan-della-grammatica-paladini-del-bello-scrivere-e-delle-vittime-dellhate-speech-su-facebook/?ref=twhu&twitter_card=20170314201148
Guerra alle frasi razziste su facebook: arrivano gli hooligan della grammatica