Il limite dei due mandati è un principio fondante del Movimento 5 stelle e Beppe Grillo non vuole sentir parlare di deroghe. L'esordio del garante nella nuova versione ?consulente per la comunicazionè (come previsto dal contratto siglato nelle scorse settimane) parte con un chiaro messaggio, dopo giorni di incertezza e notizie contraddittorie, su su uno dei nodi più caldi nel dibattito interno al M5s: un Movimento che sta cercando di fare quadrato dopo la scissione da cui è nato Insieme per il futuro. La partita sul limite dei mandati, però, non è ancora chiusa, assicura un big, se ne discuterà anche domani, e non è escluso un nuovo vertice con Giuseppe Conte, dopo quello durato oltre due ore in mattinata. Ma i tempi sono stretti: serve una deroga per candidare Giancarlo Cancelleri alle primarie per le Regionali in Sicilia, se ci sarà un voto, dovrà essere entro mercoledì.
Arrivato verso le 10 all'hotel Forum dove di consueto fa base a Roma, Grillo prima si è confrontato a lungo con Conte, poi ha incontrato fra gli altri Domenico De Masi, il sociologo che ha aderito alla scuola di formazione del M5s, e il tesoriere del Movimento, il deputato Claudio Cominardi. Prima di infilarsi in un taxi nel pomeriggio, diretto alla Camera, in giacca blu e camicia a fiorellini in tinta, il fondatore ha liquidato il tema dei due mandati con una battuta: «Deroghe? Con la cravatta...». Poi ha detto chiaramente quello che pensa davanti ai parlamentari, la sua idea originaria per cui dopo due mandati si debba passare il testimone, che si debba essere utili al Movimento anche senza i galloni di deputato o senatore. A breve sarà chiaro se reggerà questo tabù o cadrà, come nei mesi scorsi quello del finanziamento pubblico con il 2xmille. Sta di fatto che il garante si è presentato a Roma con una linea decisa e con l'obiettivo di non far deragliare i suoi rispetto a questa linea.
Mentre dentro Montecitorio Grillo si confrontava con i suoi parlamentari, fuori in piazza l'ex 5s Luigi Di Maio sosteneva che «il dibattito sui due mandati non interessa per nulla agli italiani» e che «chi piccona il governo paga un prezzo». Il garante ha parlato «senza rancore» di chi ha scelto la via della diaspora, chiedendo un abbraccio vero e proprio ai suoi deputati (entrando alle riunioni hanno dovuto lasciare gli smartphone in un'urna) e avvertendoli: «Chi ci crede deve crederci fino in fondo, io non abbandono nessuno».
Piuttosto incisivo Grillo è stato nella prima delle tre riunioni con i deputati di varie commissioni, quella in cui ha chiarito che il M5s deve sostenere il governo, in linea con quanto detto anche da Conte nei giorni scorsi. Il comico genovese ha aggiunto che non deve essere un motivo per cedere su questo fronte nemmeno la questione del termovalorizzatore a Roma, tema decisamente divisivo fra il Movimento e il resto della maggioranza, a partire dal Pd.
La seconda riunione è stata dedicata soprattutto alla comunicazione. Grillo ha ascoltato e delineato il suo ruolo di consulente (quello previsto dal contratto da 200-300mila euro ad aprile), spiegando che sarà operativo, che periodicamente sarà in sede, che l'obiettivo è correggere il tiro per raccontare meglio quello che fa il Movimento, e che il suo blog è a disposizione per ospitare parlamentari 5s in modo da dare spazio ad alcuni temi chiave. Uno di questi, gli è stato spiegato dai deputati, è quello del superbonus, oggetto fra l'altro di una delicata riunione in serata fra la maggioranza e il governo. Reddito di cittadinanza, salario minimo, e appunto il termovalorizzatore sono le materie su cui i deputati hanno più puntato l'attenzione, sottolineando che ora il M5s, dopo la scissione e il passaggio di Laura Castelli a Ipf, al ministero dell'Economia non può più contare su un viceministro.(Gds.it)
Grillo non concede nessuna deroga: non si può andare oltre i due mandati. Il caso Cancelleri
Alfonso Pio Zammuto
Non riesco a comprendere (mio limite ovviamente) le angosce che attanagliano il sottosegretario ai trasporti, alle inaugurazioni nonchè alle esplosioni e quant'altro che possa regalare visibilità . Mi permetto di dare dei suggerimenti: basta seguire i 62 eroi che, per il bene del Paese,stanno sostenendo il giggino nazionale...costoro non hanno più problemi di limiti. Oppure andare in pellegrinaggio dall'avvocato del popolo (altro personaggio che fa tutto per la Nazione) affermando che si sta sacrificando per il bene della Sicilia. Oppure ancora recarsi presso l'umile villa dell'elevato genovese (che si accontenta dell'appannaggio di 200-300 mila euro per curare la comunicazione dei 5stelle) e lì strapparsi le vesti, minacciando l'autoespulsione dal movimento, gridando che il sommo sacrificio cui si sottoporrà gli viene chiesto dalla Sicilia intera. Si rimane esterefatti dalla voglia di poltrone e di guadagni che inseguono spudoratamente i miracolati. I seguaci di giggino mi son sembrati come i topi che scappano quando la nave sta per affondare, i rimasti, invece, si staranno rosicando i gomiti, pentiti di aver sottoscritto quel famigerato limite. Ma tant'è, quando si è in campagna elettorale si può dire tutto (illuminante e profetica la scena di Cetto La Qualunque) gli allocchi ci crederanno e voteranno e poi piangeranno. Mai vista tanta ipocrisia e falsità in politica come negli ultimi 25 anni (accomunando il periodo del reuccio milanese e dei 10 anni di grilletti). Qualcuno si ricorda che grazie a costoro saremmo usciti dall'Europa (esilarante il viaggetto di giggino e del guerrigliero dibattista) e dall'euro; non si sarebbe completato il gasdotto transadriatico (T.A.P.) (se così fosse stato, oggi saremmo in ulteriori guai seri); che erano vicini ai gilet gialli; che le loro posizioni ascientifiche o antiscientifiche pongono il veto alla realizzazione di termovalorizzatori al fine di non far più ingrassare la mafia dei rifiuti (a Copenaghen e Stoccolma sono idioti: li hanno costruiti in centro città , pure con le piste da sci e vi fanno giocare i bambini) il reddito di cittadinanza avrebbe annullato la povertà . Sono sotto gli occhi di tutti (almeno di coloro che non hanno le bistecche sugli occhi) le conseguenze negative di una legge pensata e redatta malissimo. Al pari del superbonus edilizio, grazie al quale i furbastri e i disonesti hanno rimpinguato le loro casse, mentre gli onesti hanno i cantieri avviati e fermi per carenze di liquidità . E si potrebbe continuare ancora, ma a ricordare la loro inconsistenza politica e non solo viene il voltastomaco. Un tenero pensiero per chi li ha votati. Ma non sarebbe meglio che costoro (ivi compreso il sottosegretario in angoscia) se proprio mossi da spirito di sacrificio e di altruismo cominciassero dal basso: da consigliere comunale fino a presidente della Repubblica. Desidero inviare un appello diretto al sottosegratario in angoscia: lasci perdere, vuole il bene dei cittadini e dei nisseni in particolare? bene si faccia eleggere sindaco. Non penso che il presidente di Regione tagli soltanto i nastri delle inaugurazioni o assista alla distruzione di un ponte a mezzo dinamite oppure ancora sbandieri ai quattro venti che si è aperto uno svincolo autostradale, quando poi lo stesso è ritornato a chiudersi per il quasi completamento dei lavori. Mi dica, poi sottosegretario ai trasporti, insieme alla sua illustre sorella siete sulla breccia da 10 anni, può ricordare ai vostri elettori e a me cosa avete fatto per Caltanissetta? Le ricordo (tanto per sottolineare le differenze e cosa significa fare politica e spendersi per il proprio territorio) che tale on.le ministro Lauricella di Ravanusa, allora ministro dei trasporti, regalò alla sua città l'arteria stradale ancora visibile, in quanto prima il comune e zone limitrofe erano tagliate fuori dalle maggiori vie di comunicazione. Mi dica per questa città e provincia, cosa è stato fatto? Non siete in grado nemmeno di sensibilizzare gli organi preposti a predisporre misure adeguate affinchè la gente "per bene", mentre transita, lascia cumuli di spazzatura nelle aree di sosta delle grandi arterie di comunicazione, a beneficio dei turisti stranieri che fotografano e fanno buona pubblicità . Questo è il bene che nutrite per la vostra gente? Scusate il tono da populista, ma voi siete abituati!