Gela, morto il neonato di 6 mesi coinvolto nell’incidente stradale. I genitori donano gli organi, salvati due bambini
Sarebbe stato il primo Natale per Roberto, il bambino morto all'età di 6 mesi a causa di un incidente stradale a Gela. I genitori, un operaio e una ca...
Redazione
02 Gennaio 2015 15:59
Sarebbe stato il primo Natale per Roberto, il bambino morto all'età di 6 mesi a causa di un incidente stradale a Gela. I genitori, un operaio e una casalinga rumeni emigrati a Enna da qualche tempo, avevano deciso di trascorrere quei giorni di festa in maniera diversa. E così, il giorno della vigilia, erano saliti in macchina ansiosi di condurre il figlio alla sua prima gita fuori porta. Una decisione che si è trasformata in tragedia.
Al momento dell’impatto, il piccolo Roberto dormiva tranquillo sulle gambe della madre. Scaraventato fuori dall’abitacolo, le sue condizioni sono apparse subito critiche. Il sottilissimo filo che lo legava alla vita adesso s'è spezzato e malgrado la grande perdita, i genitori sono riusciti a compiere una scelta tempestiva quanto coraggiosa: donare gli organi del figlio. “Siamo cattolici e la nostra intenzione è aiutare altre vite umane”, hanno spiegato ai medici. “Una scelta emozionante”, ha detto Vito Sparacino, il coordinatore del Centro regionale trapianti. E che dovrebbe essere presa ad esempio.
La morte del bebè ha salvato due vite: quella di un bambino romano di cinque mesi, a cui è andato il cuore e una parte de fegato e quella di una bambina torinese di sei mesi, sopravvissuta grazie all'altra metà del fegato del piccolo Roberto. La notte di Capodanno, intorno alle 4.30, una squadra di medici dell’ospedale Molinette di Torino è giunta a Palermo a prelevare l’organo, per poi tornare nel capoluogo piemontese e procedere al trapianto.
Sarebbe stato il primo Natale per Roberto, il bambino morto all'età di 6 mesi a causa di un incidente stradale a Gela. I genitori, un operaio e una casalinga rumeni emigrati a Enna da qualche tempo, avevano deciso di trascorrere quei giorni di festa in maniera diversa. E così, il giorno della vigilia, erano saliti in macchina ansiosi di condurre il figlio alla sua prima gita fuori porta. Una decisione che si è trasformata in tragedia.
Al momento dell’impatto, il piccolo Roberto dormiva tranquillo sulle gambe della madre. Scaraventato fuori dall’abitacolo, le sue condizioni sono apparse subito critiche. Il sottilissimo filo che lo legava alla vita adesso s'è spezzato e malgrado la grande perdita, i genitori sono riusciti a compiere una scelta tempestiva quanto coraggiosa: donare gli organi del figlio. “Siamo cattolici e la nostra intenzione è aiutare altre vite umane”, hanno spiegato ai medici. “Una scelta emozionante”, ha detto Vito Sparacino, il coordinatore del Centro regionale trapianti. E che dovrebbe essere presa ad esempio.
La morte del bebè ha salvato due vite: quella di un bambino romano di cinque mesi, a cui è andato il cuore e una parte de fegato e quella di una bambina torinese di sei mesi, sopravvissuta grazie all'altra metà del fegato del piccolo Roberto. La notte di Capodanno, intorno alle 4.30, una squadra di medici dell’ospedale Molinette di Torino è giunta a Palermo a prelevare l’organo, per poi tornare nel capoluogo piemontese e procedere al trapianto.
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Gela, morto il neonato di 6 mesi coinvolto nell’incidente stradale. I genitori donano gli organi, salvati due bambini