(di Laura Cuppini, Corriere della Sera) Sono quattro, secondo l'ultimo rapporto dell'Istituto superiore di sanità (dati del 4 aprile) i casi sequenziati in Italia dovuti alla variante «Arturo» (o «Arcturus»), responsabile negli ultimi giorni di un boom di infezioni in India (+ 70%). Un caso è stato identificato all'Ircss San Matteo di Pavia. Finora la rapida diffusione dell'ultima sottovariante di Omicron non ha comunque provocato un aumento di ricoveri e decessi. Arturo (XBB.1.16) viene tenuta d'occhio dall'Organizzazione mondiale della sanità, insieme a Kraken (XBB.1.5) e all'ultima arrivata Hyperion (XBB.1.9.1), anche per via della mutazione F486P, comune a tutte e tre.
Casi tra i bambini In India Arturo ha causato un aumento dei contagi tra i bambini, anche molto piccoli, con un sintomo che finora è stato raramente associato alle sottovarianti Omicron: rossore, bruciore e e prurito agli occhi. Sintomi simili a una congiuntivite allergica. Lo ha sottolineato il pediatra Vipin Vashishtha, ex coordinatore dell'Accademia indiana di pediatria e componente del programma «Vaccine Safety Net» dell'Organizzazione mondiale della sanità. «Sono ricominciate, negli ultimi giorni, le segnalazioni di casi pediatrici di Covid, di cui non si sentiva parlare da sei mesi ? ha scritto l'esperto su Twitter ?: neonati con febbre alta, raffreddore, tosse e congiuntivite pruriginosa e non purulenta, quest'utima non osservata nelle precedenti ondate».
Secondo uno studio dell'Università di Tokyo pubblicato in preprint su , Arturo potrebbe essere 1,2 volte più contagiosa di Kraken. Il nuovo ceppo, una delle oltre 600 sottovarianti di Omicron, è stato rilevato per la prima volta a gennaio. A preoccupare è proprio la sua elevata capacità di diffusione: ha tre mutazioni aggiuntive nella proteina Spike, tra cui appunto F486P. «Tutte le sottovarianti Omicron XBB con la sostituzione F486P si sono ampiamente diffuse in tutto il mondo ? sottolineano gli esperti giapponesi ?. XBB.1.16 ha un immenso potenziale di infettare le persone, in misura maggiore rispetto a XBB.1 (Hippogryph) e XBB.1.5 (Kraken)». Finora XBB.1.16 è stata segnalata in 22 Paesi, inclusi gli Stati Uniti. Secondo l'Oms, Arturo non sarebbe in grado di provocare sintomi più gravi rispetto alle altre «sorelle» della famiglia Omicron.
«Allarmismo ingiustificato» Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive al policlinico San Martino di Genova, mette in guardia dall'«allarmismo ingiustificato». «A leggere alcuni giornali italiani sembra che dispiaccia che la pandemia sia finita e il Covid sconfitto nella sua gravità clinica ? scrive Bassetti su Twitter ?. Si legge infatti: "In India la variante Arturo sta contagiando moltissimi bambini, anche i più piccoli. L'infezione colpisce gli occhi. Ben 7.830 nuovi positivi nelle ultime 24 ore". Sapete quanti sono gli abitanti dell'India? Un miliardo e mezzo. Sarebbe come avere 300 casi nel nostro Paese. Quanti probabilmente ce ne sono ogni giorno a Milano o a Roma». «Non è pericolosa per gli occhi ? aggiunge l'infettivologo ?. Causa una congiuntivite come quasi tutti i virus influenzali e parainfluenzali. Per noi medici è un segno molto tipico, non ci preoccupa. Arturo è una sottovariante di Omicron ed è quindi molto contagiosa ma questo virus non ha più le caratteristiche cliniche di quello visto a marzo 2020».
Sintomi non preoccupanti Per Massimo Ciccozzi, direttore dell'Unità epidemiologica all'Università Campus Biomedico di Roma, il fatto che Arturo sia stata identificata anche in Italia «è una buona notizia, perché indica il fatto che la sorveglianza delle varianti funziona. In termini di pericolosità e contagiosità, non desta timore: visto che è della stessa famiglia di Omicron. Probabilmente abbiamo già ben più di un caso in Italia, ma ciò che conta è la sintomatologia e su questo non dobbiamo preoccuparci». In India, precisa Ciccozzi, la variante è diventata prevalente e traina un aumento di contagi, ma «bisogna tenere in considerazione le caratteristiche di quello Stato, a partire dal fatto che produce vaccini ma che ha vaccinato poco la popolazione». Infine la congiuntivite, sottolinea l'epidemiologo, «può venire per molti motivi: allergia, contatto con mani infette. Non è dimostrato scientificamente che sia un sintomo legato alla sottovariante XBB.1.16».
Covid, la variante Arturo corre in India ed è arrivata in Italia: rischia di diventare un problema?