Circolo AUT
Incontri
Dal 24/08/2019 al 24/08/2019
Dalle 18:30 alle 23:30
Scalinata Grazia
Piazza Mercato Caltanissetta
Non indicato
PROGRAMMA:
- 18:30 tavola rotonda con interventi di Mediterranea, Casa Nostra, Arci e personalità del terzo settore
- 20:30 cena sociale multietnica "potlach" (porta qualcosa e condividi con tutti)
- 22:00 momento aggregativo con musica live
Non mancate!
Qualcosa si muove?
Migrare è umano. Nel mondo, 258 milioni di persone si stanno spostando in luoghi diversi da quelli in cui sono nate, per costruire il proprio futuro. Entro il 2050, il 68% della popolazione del pianeta si sposterà verso sempre più grandi agglomerati urbani, spesso in grado di offrire loro migliori servizi e opportunità.
Chi si ferma è perduto. All’ “affollamento” di alcuni luoghi corrisponde, in maniera speculare, lo “svuotamento” di altri. I dati diffusi pochi giorni fa dall’associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno mettono in luce un vero e proprio esodo dal Sud Italia verso il più prospero Nord: si tratta di un’emorragia di ben 2 milioni di persone in 15 anni. In particolare, dai piccoli paesini di regioni come la Sicilia e la Calabria si parte molto più di quanto non si arrivi. Per esempio da Aragona, nell’agrigentino, è praticamente un abitante su due ad aver scelto di partire. Fattore determinante di questa semi-desertificazione è il rapporto fra quanti lavorano e quanti potrebbero lavorare: uno dei più bassi in tutte l’Unione Europea.
Periferie Mediterranee. La nostra isola di migrazioni se ne intende: vandali, ostrogoti, bizantini, musulmani… misere tribù e grandiosi imperi hanno trovato in Sicilia porti aperti da tempi di cui abbiamo perso memoria. La miscela secolare delle arti e delle culture di quei popoli e del nostro, ne fanno oggi una realtà allo stesso tempo esplosiva e silente, dinamica eppure immobile. Affacciata sulla striscia di mare in cui si combatte una delle battaglie, umane più che umanitarie, cruciali del nostro tempo, sulla pelle di chi fugge disperatamente, la Sicilia è la periferia degli interessi del potere politico ed economico.
La nostra è una città in movimento. Come la regione che la ospita, Caltanissetta soffre un profondo declino, che si manifesta con un progressivo svuotamento di persone, idee e risorse. Nel comune dell’entroterra siciliano, 7 persone su mille fanno i bagagli per trasferirsi altrove. Allo stesso tempo, 5 dei suoi abitanti su cento sono di origine straniera, confermandosi – ancora una volta – come bacino di storie, persone e culture diverse.
Caltanissetta migrante. Siamo un gruppo di studenti e studentesse fuori sede, ma siamo anche giovani migranti, operatori dell’accoglienza, volontari di organizzazioni non governative. Vogliamo incontrarci in città, perché ci siamo scoperti molto simili: uniti dalla necessità di allontanarci dai nostri luoghi, dall’incertezza del nostro domani e dalla voglia di costruirlo secondo le nostre aspirazioni. Se ci guardiamo intorno, non sembra il momento politico giusto per trovare somiglianze lì dove ci vorrebbero divisi a tutti i costi. Pensiamo, però, che insieme si vada più lontano, e che anche restare sia un’occasione quando ci si apre alla conoscenza dell’altro.
Per questo sabato 24 agosto alle ore 18:30 siete tutte e tutti invitati alla scalinata della Grazia, per un dibattito aperto sui due volti di Caltanissetta, quello di chi viene e quello di chi va, con testimonianze, ospiti inediti… e cena sociale “musicata”.
Piazza Mercato Caltanissetta
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