Seguo News
Coronavirus. In Sicilia possibile ripartire dal 4 maggio. Il comitato scientifico: "Ecco come"
Cronaca
Visite3823

Coronavirus. In Sicilia possibile ripartire dal 4 maggio. Il comitato scientifico: "Ecco come"

Nella relazione stilata dagli esperti emerge in modo evidente come i dispositivi di protezione individuale diventeranno indumenti comuni nella vita di ciascuno

Redazione
19 Aprile 2020 17:17

"Alla luce degli incoraggianti dati del contenimento della pandemia nel territorio regionale, visti i tassi di occupazione dei posti ospedalieri e della capacità ricettiva dell'intera Rete ospedaliera siciliana delle terapie intensive, alla verifica dell'adeguata capacità di monitoraggio, inclusa la capacità di effettuare test diagnostici su vasta scala per individuare e monitorare la diffusione del virus, combinata al tracciamento dei contatti e a valutazione dell'efficienza e della efficacia del sistema di monitoraggio e gestione territoriale (Usca/Mmg/Pls/118) è plausibile prevedere che la graduale riapertura possa ragionevolmente partire dalla data del 4 maggio con le attività a più basso rischio".

 

Lo scrive il Comitato tecnico scientifico per l'emergenza Coronavirus in Sicilia nel parere che ha trasmesso al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, al termine di un inteso confronto durato oltre 48 ore.

 

Del Comitato, coordinato da Antonio Candela, fanno parte: Luigi Aprea (igiene e sanità pubblica), Bruno Cacopardo (malattie infettive e tropicali), Salvatore Corrao (medicina interna), Francesco Dieli (immunologia), Agostino Massimo Geraci (medicina e chirurgia d'urgenza), Antonello Giarratano (rianimazione e terapia intensiva), Gioè Santi Mauro (ranimazione e terapia intensiva), Cristoforo Pomara (medicina legale), Nicola Scichilone (pneumologia), Stefania Stefani (microbiologia), Francesco Vitale (virologia) e Toti Amato, (presidente Ordine dei medici).

 

Il documento redatto dagli esperti siciliani è stato da subito condiviso dal governatore siciliano con il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e nel corso della videoconferenza con la ?Cabina di regia nazionale' presieduta dal premier Giuseppe Conte, è stato inviato a Palazzo Chigi.

 

I componenti del Cts della Sicilia, per potere decidere le tempistiche di riapertura delle attività economiche e produttive, sono partiti dall'analisi dei criteri indicati nella Tabella di marcia comune europea verso la revoca delle misure di contenimento della Covid-19 in relazione alla risposta che il sistema regionale è stato capace di dare sino a ora alla diffusione dell'infezione per comprendere se ci siano presupposti scientifici per giustificare un momento di allentamento delle misure restrittive.

 

Il primo, di carattere epidemiologico, fa riferimento alla riduzione/stabilizzazione nel tempo del numero di nuovi positivi, dei ricoveri in ospedale e dei pazienti in terapia intensiva. Il secondo è rappresentato dalla sufficiente capacità dei sistemi sanitari siciliani in termini di capacità ricettiva e gestionale del carico di pazienti, mentre il terzo si riferisce a un'adeguata capacità di monitoraggio su vasta scala.

 

In merito alla fase di lockdown e alla necessità della ripresa produttiva anche nel nostro territorio, gli esperti, nello specifico, segnalano l'opportunità di un rafforzamento delle misure di distanziamento sociale e riconoscono "che non tutte le attività lavorative espongono lavoratori e utenti allo stesso rischio di contagio, ma che esso dipenda dal tipo di attività svolta, dal relativo ambiente di lavoro e dalla necessità/possibilità di contatto con soggetti potenzialmente Covid-positivi".

 

Nella relazione stilata dagli esperti emerge in modo evidente come i dispositivi di protezione individuale diventeranno indumenti comuni nella vita di ciascuno. Semmai cambierà la tipologia a seconda delle professioni e delle condotte quotidiane.

© Riproduzione riservata

Condividi Notizia
Commenti
Coronavirus. In Sicilia possibile ripartire dal 4 maggio. Il comitato scientifico: "Ecco come"

Carmelo

Come sempre sia Roma cge PA si sobo dimenticati dei Disabili. Nei decreti nazionali e regionali prevedono uscira per oassegguata vicino a casa. Hanno paragonato le persone disabili con esigenze dell' uscita dei cani. Vorrei qualche chuarimento da parte di tutti questi esperti o specialisti come si legge nella lettera sopra indicata si parla di distanza oltre 1 m. Etc. Orbene se si esce con la macchina insueme all' altro coniuge e il disabile e si effettua un giro nel Comune di residenza oppure se si va in campagna senza altre persone quale difficoltà  riscontrate non vi sono contatti personali e anzi specialmente in campagna avrebbero più aria e come muoversi. Comunico che da oltre 40 gg. le Strutture per disabili sono chiusi e i nostri figli in particolare ma anche altri parenti disabili sono a casa. Mi auguro che qualcuno rispobda a me ma ad altre famiglie che stanno gestendo una situazione molto pesante. Vi ringrazio e resto in attesa du Cortese risposta Vi invio il n.t. 3666750118. Grazie

Ti potrebbero interessare

Articoli simili

SeguoNews.it è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Caltanissetta n.235 del 07/06/2013 | P.Iva: 01910630852
.1
Realizzazione Siti web Caltanissetta