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Coronavirus. In Italia cala il numero delle vittime (+433). Oggi si registrano 486 malati in più
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Coronavirus. In Italia cala il numero delle vittime (+433). Oggi si registrano 486 malati in più

Prosegue la frenata di contagi, in rapporto ai tamponi effettuati. Prosegue il calo dei ricoverati in terapia intensiva

Redazione
19 Aprile 2020 18:33

Così i dati della protezione civile sul coronavirus aggiornati alle 18 di oggi. In Italia:

 

 

-Attualmente positivi 108.257 (+486 rispetto a ieri)

 

-Deceduti 23.660 (+433)

 

-Dimessi/guariti 47.055 (+2.128)

 

-Casi totali da inizio epidemia 178.972 (+3.047)

 

Prosegue la frenata del contagio e della gravità dei malati per l'epidemia di coronavirus in Italia. I dati del nuovo bollettino della Protezione Civile riportano un calo delle persone ricoverate. In terapia intensiva si trovano oggi 2635 persone, 98 meno di ieri (è il 16° giorno consecutivo di calo a livello nazionale). Sono ancora ricoverate con sintomi 25.033 persone, un leggero aumento rispetto a ieri, 26 in più.

Nelle ultime ventiquattr'ore sono morte 433 persone (ieri le vittime erano state 482), arrivando a un totale di decessi 23.660. Dal 12 aprile non si registrava un incremento così contenuto (quel giorno erano stati 431). I guariti raggiungono quota 47.055, per un aumento in 24 ore di 2.128 unità (ieri erano state dichiarate guarite 2.200 persone).

L'aumento dei malati (ovvero le persone attualmente positive) è stato pari a 486 unità (ieri erano stati 809) mentre i nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore sono stati 3.047 (ieri 3.491). Questi due dati vanno però analizzati solo considerando il fatto che sono strettamente collegati al numero di tamponi fatti. Oggi sono stati fatti 50.708 tamponi (ieri 61.725). Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 16,6 tamponi fatti, il 6%, in linea con il valore di questo rapporto negli ultimi giorni: 5,7%. Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall'inizio dell'epidemia è 178.972

I bollettini della Protezione Civile, ad esclusione del numero di vittime, ancora alto, confermano una tendenza positiva. In vista della Fase2 la task force dei tecnici studia riaperture differenziate per macroaree a seconda della diffusione del contagio, con un monitoraggio dopo 15 giorni per verificare la tenuta del contenimento. Il 4 maggio potrebbero riaprire, seppur con limitazioni e divieti, anche bar, ristoranti e parchi. Ma Palazzo Chigi è cauto e parla di ipotesi non definitive. Ricciardi (Oms) invita alla prudenza: la seconda ondata epidemica è certa e con riaperture accelerate arriverebbe prima.

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