Caltanissetta, sparatoria in centro: proiettile colpisce auto in sosta. Giallo sulla dinamica
Misteriosi colpi di pistola nel cuore del centro antico di Caltanissetta. Due soli colpi, uno dei quali ha centrato in pieno – sicuramente per sbaglio...
Misteriosi colpi di pistola nel cuore del centro antico di Caltanissetta. Due soli colpi, uno dei quali ha centrato in pieno – sicuramente per sbaglio come sospettano gliinvestigatori – il finestrino anteriore (lato passeggero) di un Suv Toyota Rav 4 lasciata regolarmente in sosta dalla proprietaria. Il proiettile ha poi mandato in frantumi un finestrino posteriore dello stesso mezzo per poi perdersi chissà dove. La proprietaria si è accorta di tutto solo in un secondo momento. Era scesa da casa per portare a spasso i suoi cagnoliniquando ha notato la sua auto danneggiata da quel misterioso foro. I colpi, però, sono stati nettamente uditi in tutto il rione Santa Lucia, soprattutto nelle strette e anguste stradine che si dipanano da corso Umberto per collegarsi con via Redentore. Un dedalo inestricabile dove, complice il buio, è facile far perdere ogni traccia. La sparatoria, verosimilmente, sarebbe iniziata nel cosiddetto bastione di corso Umberto (il tratto dirimpettaio la piazza Calatafimi) poco distante la biblioteca Scarabelli in un tratto delimitato da un muretto confinante con la scalinata di via Rampello. Il primo colpo, probabilmente, potrebbe esserestato esploso a due passi da via Aiello. Chi fosse il bersaglio e chi avrebbe sparato resta un mistero. La sparatoria sarebbe poi continuata venti metri più su, fino a via Pampillonia dove gli agenti della Scientifica avrebbero ritrovato dei bossoli. Ma anche sul numero dei colpi esploso, fino a tarda ora, gravano punti interrogativi: alcuni sostengono che sarebbero stati due, altri tre. Colpi nettamente uditi in questa grossa fetta di territorio cittadino. Quella – erano da poco trascorse le venti – è l’ora in cui i negozi cominciano ad abbassare la saracinesca e il transito in corso Umberto (arteria nevralgica del centro storico) è piuttosto sostenuto. Tutta la zona, sia la parte bassa delimitata dal bastione sia la parte soprastante è stata “cinturata” dalle forze dell’ordine che hanno cercato, in ogni anfratto, i bossoli. Uno dei quali è stato insistentemente cercato anche in piazza Calatafimi. Gli uomini guidati dal commissario capo Alessandro D’Arrigo hanno cercato di raccogliere testimonianze nella zona, interrogando qualche residenti e il titolare di un vicino negozio. Nessuno, a parte i colpi, ha visto movimenti sospetti nella zona.
Segui gli aggiornamenti:Caltanissetta, una decina i bossoli ritrovati sul luogo della sparatoria. Indaga la Mobile
Misteriosi colpi di pistola nel cuore del centro antico di Caltanissetta. Due soli colpi, uno dei quali ha centrato in pieno - sicuramente per sbaglio come sospettano gliinvestigatori - il finestrino anteriore (lato passeggero) di un Suv Toyota Rav 4 lasciata regolarmente in sosta dalla proprietaria. Il proiettile ha poi mandato in frantumi un finestrino posteriore dello stesso mezzo per poi perdersi chissà dove. La proprietaria si è accorta di tutto solo in un secondo momento. Era scesa da casa per portare a spasso i suoi cagnoliniquando ha notato la sua auto danneggiata da quel misterioso foro. I colpi, però, sono stati nettamente uditi in tutto il rione Santa Lucia, soprattutto nelle strette e anguste stradine che si dipanano da corso Umberto per collegarsi con via Redentore. Un dedalo inestricabile dove, complice il buio, è facile far perdere ogni traccia. La sparatoria, verosimilmente, sarebbe iniziata nel cosiddetto bastione di corso Umberto (il tratto dirimpettaio la piazza Calatafimi) poco distante la biblioteca Scarabelli in un tratto delimitato da un muretto confinante con la scalinata di via Rampello. Il primo colpo, probabilmente, potrebbe esserestato esploso a due passi da via Aiello. Chi fosse il bersaglio e chi avrebbe sparato resta un mistero. La sparatoria sarebbe poi continuata venti metri più su, fino a via Pampillonia dove gli agenti della Scientifica avrebbero ritrovato dei bossoli. Ma anche sul numero dei colpi esploso, fino a tarda ora, gravano punti interrogativi: alcuni sostengono che sarebbero stati due, altri tre. Colpi nettamente uditi in questa grossa fetta di territorio cittadino. Quella - erano da poco trascorse le venti - è l’ora in cui i negozi cominciano ad abbassare la saracinesca e il transito in corso Umberto (arteria nevralgica del centro storico) è piuttosto sostenuto. Tutta la zona, sia la parte bassa delimitata dal bastione sia la parte soprastante è stata “cinturata” dalle forze dell’ordine che hanno cercato, in ogni anfratto, i bossoli. Uno dei quali è stato insistentemente cercato anche in piazza Calatafimi. Gli uomini guidati dal commissario capo Alessandro D’Arrigo hanno cercato di raccogliere testimonianze nella zona, interrogando qualche residenti e il titolare di un vicino negozio. Nessuno, a parte i colpi, ha visto movimenti sospetti nella zona.
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