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Caltanissetta, Morra sui centri di accoglienza: "Prefetture non si impegnano, mancano i controlli amministrativi"
Cronaca
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Caltanissetta, Morra sui centri di accoglienza: "Prefetture non si impegnano, mancano i controlli amministrativi"

Lo ha affermato Nicola Morra,  presidente della commissione parlamentare Antimafia oggi a Caltanissetta per un incontro su "Le inchieste della commissione nazionale Antimafia"

Redazione
27 Giugno 2022 23:33

"La gestione dei centri di accoglienza è demandata alle Prefetture. La mia memoria mi ricorda che Antonello Montante era intercettato con il ministro indicando lui chi dovesse diventare prefetto di qua, prefetto di là. Qualcuno mi faceva notare che se poi mancano i controlli amministrativi, che sono un obbligo per le Prefetture, poi tutto quanto si traduce, qualora il comportamento sia delittuoso, in azione repressiva da parte della Procura". Lo ha affermato Nicola Morra,  presidente della commissione parlamentare Antimafia oggi a Caltanissetta per un incontro su "Le inchieste della commissione nazionale Antimafia". "Ma la Procura - ha continuato Morra - anche qualora abbia la volontà di perseguire il reato forse non ha a disposizione tutte le risorse necessarie per fronteggiare un enorme fronte, diventato tale perché le Prefetture magari non si impegnano quanto dovrebbero. Ricordo a me stesso che il legislatore ha provveduto ad alleggerire il lavoro delle Prefetture modificando a fine ottobre la disciplina sull'interdittiva antimafia. Di conseguenza se il sistema delle interdittive viene depotenziato piuttosto che rafforzato le infiltrazioni in ambito economico diventano più facili".

 

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Caltanissetta, Morra sui centri di accoglienza: "Prefetture non si impegnano, mancano i controlli amministrativi"

Alfonso Pio Zammuto

E' singolare che un uomo delle istituzioni getti fango e sospetti su uffici periferici, oltre ad offendere gli onesti lavoratori E' ovvio, questa è la prassi consolidatasi nel tempo del "puri" 5stelle. Evidentemente il caldo e la scarsa conoscenza delle competenze poste in capo agli uffici cui fa rifermento ha sortito gli effetti negativi. Dal virgolettato (quindi sue parole, a meno che non abbia io inteso il giusto senso) contraddice sè stesso denotando i limiti di conoscenza già  in passato evidenziati. L'importante è fare uscire aria dalla bocca! Da un lato afferma che il legislatore ha provveduto ad alleggerire l'onere lavorativo delle Prefetture in tema di interdittive antimafia, dall'altro le stesse non assolvono il lavoro in maniera consona. Ebbene, a mia memoria, le modifiche scaturiscono dall'invito rivolto dal Consiglio di Stato al legislatore, affinchè si modificassero talune norme sulla materia di che si tratta, per rispettare il principio del contraddittorio nel procedimento di rilascio della citata interdittiva. L'auspicio è stato condiviso dalla Commissione bicamerale antimafia (di cui fanno parte insigni e competenti appartenenti ai 5stelle) accolto poi dal legislatore. E' deontologicamente scorretto affermare che le Prefetture sono inefficienti, nonostante il gravame sia stato alleggerito dalle modifiche intervenute non richieste dagli uffici interessati. Anzi, forse, è il contrario. Sconosce quali sono le problematiche che affliggono il settore pubblico (pur ammettendo l'esistenza di sacche non all'altezza dei compiti) ed i metodi lavorativi...l'importante è sparare parole ad effetto e a beneficio degli acchiappamosche. Metodo pentastellato che ha dato loro i frutti che tutti noi vediamo e conosciamo.

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