Un 30enne palermitano è stato assolto dall'accusa di violazione di domicilio, insubordinazione e porto d'oggetti atti ad offendere, dal gup del Tribunale di Caltanissetta David Salvucci. L'imputato, ex caporalmaggiore dell'Esercito di Palermo, e oggi dipendente regionale, in data 3 aprile 2022, si era recato assieme ad altri due suoi amici palermitani in C.da Iunco-Testasecca, in terrirorio di Caltanissetta, per visitare il sito minerario di zolfo esistente (Ex miniera "Tumminelli"), essendo tutti e tre appassionati di siti archeologici e minerari. Durante la breve visita, il giovane era stato invitato da un residente del luogo, successivamente qualificatosi come appartenente alle Forze dell'Ordine, ad allontanarsi immediatamente dall'area mineraria perchè, a suo dire, di proprietà di un suo familiare, tanto da richiedere il tempestivo intervento dei colleghi del NORM di Caltanissetta che, giunti successivamente sui luoghi, identificavano i tre soggetti. Terminate le procedure di identificazione, i militari dell'Arma sottoponevano i tre giovani ad ispezione personale, con esito positivo soltanto per il giovane militare avendo prelevato e consegnato dalla tasca anteriore sinistra del pantalone un coltello a serramanico marca "Virginia" con lama lunga cm. 8,5 e con manico 11,5 c.m. per la lunghezza complessiva di 20 cm. che, con separato verbale, veniva sottoposto a sequestro penale per violazione dell'art. 4 L. 152/1975, successivamente convalidato dal P.M. di turno della locale Procura. Il giovane, inoltre, estraeva spontaneamente dalla tasca del giubbotto una torcia con marchio Diving Flashingh di centimetri 16. L'ispezione veniva estesa, pure, al veicolo dell'imputato che dava esito negativo. La stessa sera, il carabiniere in borghese sporgeva, presso gli Uffici della locale Stazione CC, querela orale nei confronti dei tre giovani per violazione di domicilio e, all'esito dell'attività di indagine condotta dai Carabinieri, l'ex militare palermitano veniva indagato, pure, per disobbedienza aggravata (artt. 47 n. 2 e 173 Cod. pen. militare di pace) e per avere portato fuori dalla propria abitazione, senza giustificato motivo, uno strumento di punta e taglio atto ad offendere (reato p. e p. dall'art. 4 L. 110/1975). Nel corso delle indagini preliminari, il P.M., condividendo parzialmente le argomentazioni difensive del legale dell'indagato, l'avvocato Rosario Didato, chiedeva al GIP in sede di disporre l'archiviazione per il reato di cui all'art. 614 c.p. (Violazione di domicilio) e, per il reato di porto di coltello fuori dalla propria abitazione, chiedeva l'emissione di un decreto penale di condanna, regolarmente emesso dal GIP ed opposto dal difensore dell'ex militare (transitato nel ruolo civile a seguito di un grave infortunio fisico) con contestuale richiesta di giudizio abbreviato condizionato all'esame dell'imputato. All'esito del giudizio abbreviato e, soprattutto, dell'esame dell'imputato che ha spiegato e giustificato l'occasionalità del coltello in contestazione, il GUP ha assolto il giovane palermitano non essendo punibile per particolare tenuità del fatto, come richiesto dal suo legale, l'Avv. Rosario Didato.
Un 30enne palermitano è stato assolto dall'accusa di violazione di domicilio, insubordinazione e porto d'oggetti atti ad offendere, dal gup del Tribunale di Caltanissetta David Salvucci. L'imputato, ex caporalmaggiore dell'Esercito di Palermo, e oggi dipendente regionale, in data 3 aprile 2022, si era recato assieme ad altri due suoi amici palermitani in C.da Iunco-Testasecca, in terrirorio di Caltanissetta, per visitare il sito minerario di zolfo esistente (Ex miniera "Tumminelli"), essendo tutti e tre appassionati di siti archeologici e minerari. Durante la breve visita, il giovane era stato invitato da un residente del luogo, successivamente qualificatosi come appartenente alle Forze dell'Ordine, ad allontanarsi immediatamente dall'area mineraria perchè, a suo dire, di proprietà di un suo familiare, tanto da richiedere il tempestivo intervento dei colleghi del NORM di Caltanissetta che, giunti successivamente sui luoghi, identificavano i tre soggetti.
Terminate le procedure di identificazione, i militari dell'Arma sottoponevano i tre giovani ad ispezione personale, con esito positivo soltanto per il giovane militare avendo prelevato e consegnato dalla tasca anteriore sinistra del pantalone un coltello a serramanico marca "Virginia" con lama lunga cm. 8,5 e con manico 11,5 c.m. per la lunghezza complessiva di 20 cm. che, con separato verbale, veniva sottoposto a sequestro penale per violazione dell'art. 4 L. 152/1975, successivamente convalidato dal P.M. di turno della locale Procura. Il giovane, inoltre, estraeva spontaneamente dalla tasca del giubbotto una torcia con marchio Diving Flashingh di centimetri 16.
L'ispezione veniva estesa, pure, al veicolo dell'imputato che dava esito negativo. La stessa sera, il carabiniere in borghese sporgeva, presso gli Uffici della locale Stazione CC, querela orale nei confronti dei tre giovani per violazione di domicilio e, all'esito dell'attività di indagine condotta dai Carabinieri, l'ex militare palermitano veniva indagato, pure, per disobbedienza aggravata (artt. 47 n. 2 e 173 Cod. pen. militare di pace) e per avere portato fuori dalla propria abitazione, senza giustificato motivo, uno strumento di punta e taglio atto ad offendere (reato p. e p. dall'art. 4 L. 110/1975).
Nel corso delle indagini preliminari, il P.M., condividendo parzialmente le argomentazioni difensive del legale dell'indagato, l'avvocato Rosario Didato, chiedeva al GIP in sede di disporre l'archiviazione per il reato di cui all'art. 614 c.p. (Violazione di domicilio) e, per il reato di porto di coltello fuori dalla propria abitazione, chiedeva l'emissione di un decreto penale di condanna, regolarmente emesso dal GIP ed opposto dal difensore dell'ex militare (transitato nel ruolo civile a seguito di un grave infortunio fisico) con contestuale richiesta di giudizio abbreviato condizionato all'esame dell'imputato. All'esito del giudizio abbreviato e, soprattutto, dell'esame dell'imputato che ha spiegato e giustificato l'occasionalità del coltello in contestazione, il GUP ha assolto il giovane palermitano non essendo punibile per particolare tenuità del fatto, come richiesto dal suo legale, l'Avv. Rosario Didato.
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