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Caltanissetta, investì giovane pakistano: 26enne assolto dall'accusa di omissione di soccorso e fuga stradale
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Caltanissetta, investì giovane pakistano: 26enne assolto dall'accusa di omissione di soccorso e fuga stradale

Per la morte di Mohamed Rafiq Towffeq avvenuta ad aprile del 2015 era già stato assolto dall'accusa di omicidio colposo

Redazione
16 Dicembre 2022 13:49

Le accuse si sciolgono come neve al sole. Così com'è già accaduto per un secondo processo a suo carico, incentrato sempre sulla stessa tragedia della strada. Quella che sette anni e mezzo fa è costata la vita di un giovane di nazionalità straniera investito da un'auto mentre camminava a piedi lungo una strada periferica. E per un automobilista, accusato di averlo travolto e ucciso, hanno preso corpo due distinti procedimenti: uno in abbreviato, per omicidio colposo, chiusosi in appello con la sua assoluzione ormai divenuta definitiva e quest'altro di primo grado, con rito ordinario, per omissione di soccorso e fuga stradale. E anche questa seconda parentesi, che lo avrebbe visto alla guida di una presunta auto pirata, si è chiuso con un verdetto assolutorio nei confronti del ventiseienne Kevin Lombardo (assistito dall'avvocato Cristian Morgana).

È stato tirato in ballo sull'onda del decesso, per conseguenze dell'incidente, del ventottenne pakistano Mohamed Rafiq Towffeq, morto in ospedale diversi giorni dopo essere stato travolto dall'auto guidata dal ragazzo. E il fratello della vittima (assistito dall'avvocatessa Vania Giamporcaro) si è costituito parte civile nei due procedimenti che ne sono derivati. La giudice Maria Vittoria Valentino ha assolto l'imputato perché "il fatto non costituisce reato". E come chiesto dalla difesa si è pronunciata entrando nel merito della questione. Sì, perché il pubblico ministero Rosaria Fiorello, visto che i fatti sono assai datati nel tempo, ha proposto la prescrizione del reato. Ma la difesa ha insistito per un giudizio  di merito, di non colpevolezza, che alla fine è stato pronunciato. Così da chiudere, sulla carta non ancora definitivamente, anche questo secondo troncone processuale legato alle ipotesi di omissione di soccorso e fuga dopo un incidente stradale.

Tutto ruota attorno alla tragedia della strada avvenuta la mattina del 10 aprile 2015 e non erano ancora spuntate le prime luci dell'alba, quando il ventiseienne Kevin Lombardo con la sua auto avrebbe investito il pedone che nel buio della notte stava camminando lungo una strada provinciale. Lo avrebbe investito e poi sarebbe andato via senza neanche soccorrerlo, secondo l'originaria tesi accusatoria. Da qui le differenti contestazioni che hanno dato vita a due distinti procedimenti a suo carico. Si sarebbe poi giustificato sostenendo di non aver visto nessuno in strada e di avere sì sentito una botta, ma l'avrebbe scambiato per un rumore proveniente dal carrello che stava trainando con l'auto. Poi Mohamed Rafiq Towffeq è stato trasferito in ospedale per essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico, ma venti giorni dopo il suo cuore s'è fermato per sempre.  (Vincenzo Falci, Giornale di Sicilia)

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