Caltanissetta, bimba ricoverata per una sindrome di Kawasaki. Il nonno: "Salva grazie alla professionalità dei pediatri"
La sindrome di Kawasaki o sindrome linfonodale muco-cutanea è una vasculite infantile delle arterie di media e piccola dimensione che colpisce soprattutto le arterie coronarie
Redazione
25 Settembre 2019 09:26
Dopo la mia esperienza - scrive un cittadino nisseno, Enzo - desidero esprimere alcune considerazioni e soprattutto , la mia sincera gratitudine a tutto il personale medico e paramedico del reparto Pediatria dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta Nel nostro territorio, oltre alle mancanze e inefficienze del sistema sanitario, c'è anche una buona sanità con alti livelli di professionale specializzazione. Una sanità d'eccellenza, di cui sono stato recentemente testimone, condotta da bravi medici impegnati giornalmente con grande umanità, serietà e capacità. Il recente ricovero della mia nipotina Ginevra di appena tre anni (alla quale è stato diagnosticato e curato in tempi veloci la sindrome di Kawasaki malattia rara e trementamente diabolica) mi ha spinto a rivolgere pubblicamente un profondo ringraziamento a tutto il personale del reparto di Pediatria, in particolare al primario Dott Giuseppe Cavaleri. Un sentito ringraziamento unito a un senso di gratitudine lo rivolgo al Dott. Alessandro Cupani, Specialista Pediatra della mia nipotina al quale ci siamo affidati con grande fiducia apprezzandone l' umanità e la spiccata capacità professionale. Un grazie di cuore va a tutta l'ecquipe medica e non a tutti gli operatori per la bravura ,attenzione e dedizione giornaliera rivolta quotidianamente ai bambini. A tutti - conclude il nonno della bimba - voglio augurare un buon proseguimento di lavoro nella serenità e nell'operatività".
La sindrome di Kawasaki o sindrome linfonodale muco-cutanea è una vasculite infantile delle arterie di media e piccola dimensione che colpisce soprattutto le arterie coronarie. È una malattia autoimmune caratterizzata da febbre prolungata, esantema, congiuntivite, mucosite, linfoadenopatia cervicale e poliartrite di gravità variabile. Se non diagnosticata in tempo può portare all'infarto del miocardio.
Dopo la mia esperienza - scrive un cittadino nisseno, Enzo - desidero esprimere alcune considerazioni e soprattutto , la mia sincera gratitudine a tutto il personale medico e paramedico del reparto Pediatria dell'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta Nel nostro territorio, oltre alle mancanze e inefficienze del sistema sanitario, c'è anche una buona sanità con alti livelli di professionale specializzazione. Una sanità d'eccellenza, di cui sono stato recentemente testimone, condotta da bravi medici impegnati giornalmente con grande umanità, serietà e capacità. Il recente ricovero della mia nipotina Ginevra di appena tre anni (alla quale è stato diagnosticato e curato in tempi veloci la sindrome di Kawasaki malattia rara e trementamente diabolica) mi ha spinto a rivolgere pubblicamente un profondo ringraziamento a tutto il personale del reparto di Pediatria, in particolare al primario Dott Giuseppe Cavaleri. Un sentito ringraziamento unito a un senso di gratitudine lo rivolgo al Dott. Alessandro Cupani, Specialista Pediatra della mia nipotina al quale ci siamo affidati con grande fiducia apprezzandone l' umanità e la spiccata capacità professionale. Un grazie di cuore va a tutta l'ecquipe medica e non a tutti gli operatori per la bravura ,attenzione e dedizione giornaliera rivolta quotidianamente ai bambini. A tutti - conclude il nonno della bimba - voglio augurare un buon proseguimento di lavoro nella serenità e nell'operatività".
La sindrome di Kawasaki o sindrome linfonodale muco-cutanea è una vasculite infantile delle arterie di media e piccola dimensione che colpisce soprattutto le arterie coronarie. È una malattia autoimmune caratterizzata da febbre prolungata, esantema, congiuntivite, mucosite, linfoadenopatia cervicale e poliartrite di gravità variabile. Se non diagnosticata in tempo può portare all'infarto del miocardio.
Caltanissetta, bimba ricoverata per una sindrome di Kawasaki. Il nonno: "Salva grazie alla professionalità dei pediatri"
saladino Giovanni
Sta vivendo pure io questa situazione con mia figlia,che ha 28anni,anche lei una vasculite primitiva,per il momento si cerca di tenere ferma la malattia con dei cicli una volta al mese di ciclofosfamide,consiglia dal dott .Caputi dell ospedale Besta di Milano .noi siamo alla neurologia a Palermo dove non hanno mai avuti casi del genere .adesso mia figlia sta un po meglio,e siamo passati all ospedale Buccheri ,per fare riabilitazione motoria e cognitiva,scrivo questo perche vorrei che a Palermo siano in futuro pìù preparati a questa malattia brutta.grazie
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Caltanissetta, bimba ricoverata per una sindrome di Kawasaki. Il nonno: "Salva grazie alla professionalità dei pediatri"
saladino Giovanni
Sta vivendo pure io questa situazione con mia figlia,che ha 28anni,anche lei una vasculite primitiva,per il momento si cerca di tenere ferma la malattia con dei cicli una volta al mese di ciclofosfamide,consiglia dal dott .Caputi dell ospedale Besta di Milano .noi siamo alla neurologia a Palermo dove non hanno mai avuti casi del genere .adesso mia figlia sta un po meglio,e siamo passati all ospedale Buccheri ,per fare riabilitazione motoria e cognitiva,scrivo questo perche vorrei che a Palermo siano in futuro pìù preparati a questa malattia brutta.grazie