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Caltanissetta, al Sant'Elia nuovi locali per Urologia ed Endocrinochirurgia: presto anche tecniche innovative e nuovi interventi
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Caltanissetta, al Sant'Elia nuovi locali per Urologia ed Endocrinochirurgia: presto anche tecniche innovative e nuovi interventi

Reparti fondamentali per la sanità nissena, quelli guidati rispettivamente da Calogero Cordaro e Francesco Scaffidi Abbate

Rita Cinardi
07 Giugno 2023 15:24

Si rifanno il look due dei reparti più importanti del Sant'Elia. Urologia ed Endocrinochirurgia  a partire da oggi condivideranno una stessa ala del quinto piano dell'ospedale in locali nuovi, recentemente ristrutturati e dove sarà garantito massimo comfort alberghiero. Reparti fondamentali per la sanità nissena, quelli guidati rispettivamente da Calogero Cordaro e Francesco Scaffidi Abbate, proprio per il gran numero di ricoveri effettuati e di patologie trattate. Adesso, alla qualità delle prestazioni, potranno unire locali adeguati e nuovissimi. A mostrare quanto realizzato, questa mattina il commissario dell'Asp Alessandro Caltagirone e il direttore di presidio Benedetto Trobia insieme ai responsabili delle due unità.

"Stiamo consegnando di fatto all'intera struttura - ha detto il commissario straordinario Alessandro Caltagirone - 14 posti letto in più, e due posti di day hospital. Dico all'intera struttura perché li otterranno tutti, a partire dal pronto soccorso che avrà ulteriori posti dove poter ricoverare i pazienti. Ricreiamo le condizioni del periodo pre-pandemia. L'Urologia avrà i suoi posti letto, così come la Endocrinochirurgia. Il prossimo step sarà l'apertura della Gastroenterologia. Abbiamo il reparto già completo e a breve sarà arredato per iniziare l'attività. Si sposterà da San Cataldo, dove rimarranno solo le attività ambulatoriali, al Sant'Elia".

Il trasferimento dei pazienti nei reparti di Endocrinochirurgia e Urologia già da oggi pomeriggio come anticipato dal direttore di presidio Benedetto Trobia. "Ci sarà un aumento dei posti letto di Urologia  - spiega Trobia - che da 4 tornano a 10, più 2 per il day hospital e un totale di 4 posti letto per l'endocrinochirurgia. I posti di day hospital saranno condivisi dai due reparti. Quindi ci aspettiamo un congruo aumento del numero dei pazienti ricoverati e quindi anche degli interventi chirurgici".

Soddisfatti i direttori delle due unità. "Dopo 3 anni di accorpamento con gli altri reparti, prima per la pandemia e poi per i lavori di ristrutturazione - spiega il direttore facente funzioni dell'Urologia Calogero Cordaro - finalmente torniamo alla nostra sede originale storica dell'Urologia, con un reparto totalmente ristrutturato, per offrire il meglio ai tanti pazienti che arrivano sia dal territorio nisseno che da fuori provincia. Ripartiamo con grande entusiasmo e speriamo di offrire sempre il meglio. Storicamente abbiamo sempre fatto moltissimi ricoveri e tanti interventi chirurgici di media e importante complessità. Continueremo a fare interventi di chirurgia urologica ordinaria per la calcolosi, interventi di andrologia, e interventi più complessi per tumore alla prostata, al rene, alla vescica e al testicolo. Il nostro cavallo di battaglia è l trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna per il paziente che deve essere disostruito per una minzione soddisfacente. Ci stiamo anche attrezzando per richiedere l'ecolaser e non appena l'amministrazione ci darà l'ok partiremo anche con questa nuova tecnica, spero a breve".  

Posti letto nuovi di zecca anche per l'Endocrinochirurgia. "E' la realizzazione di un sogno - dice il direttore dell'Unità Operativa Dipartimentale di Endocrinochirurgia, Francesco Scaffidi Abbate - di un percorso iniziato nel 2006 con i primi incarichi di chirurgia tiroidea e poi con la realizzazione dell'Uosd di Endocrinochirurgia con propri posti letto e quindi personale medico che mi collabora e infermieristico. E' sicuramente un risultato frutto di tanti anni di lavoro che in questi ultimi tempi si è implementato grazie alla presenza dei dirigenti che afferiscono alla mia unità operativa, cioè le dottoresse Francesca Cannemi, Daniela Lo Brutto, Bianca D'Alessandro e Letizia Carmina. Penso sia un bel punto di arrivo ma spero che sia anche un momento di rilancio dell'attività di endocrinochirurgia. L'unità operativa che dirigo non si occupa solo della parte chirurgica ma anche quella diagnostica e terapeutica. I nostri pazienti non hanno bisogno di peregrinare in altre strutture ma possono fare tutto qui. Negli ultimi 6 anni abbiamo fatto 2mila interventi di sola chirurgia tiroidea. Ma trattiamo anche le ghiandole endocrine del collo e a breve inizieremo gli interventi sulle ghiandole endocrine dell'addome quindi compreso il surrene e il pancreas". 

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