La Questura di Caltanissetta rottama 120 armi. Applicata la legge per i titolari non in regola con i certificati medici
Un intero arsenale da distruggere. La Questura di CAltanissetta ha avviato una vera e propria rottamazione di armi, tra pistole e fucili, ritirate ai ...
Redazione
16 Settembre 2015 09:25
Un intero arsenale da distruggere. La Questura di CAltanissetta ha avviato una vera e propria rottamazione di armi, tra pistole e fucili, ritirate ai titolari non in regola con la normativa sulla legittimità al posseso. In particolare andranno al macero 55 pistole (semiautomatiche o a tamburo di varie marche) e 65 armi lunghe (fucili di varie case produttrici), alcune non più utilizzabili, la maggior parte in perfetto stato d’uso.
E’ questo il bilancio parziale dell’attività di prevenzione e controllo posta in essere nei confronti di tutti i possessori, a vario titolo, di armi corte e lunghe della provincia, poiché la procedura che vede impegnati i poliziotti dell’Ufficio Armi della Questura di Caltanissetta è ancora in corso e proseguirà nei prossimi giorni.
Il decreto legislativo 29 settembre 2013, numero 121 entrato in vigore il successivo 5 novembre, per chi detiene un’arma, prevede di produrre idonea certificazione medica all’Autorità di pubblica sicurezza, attestante che non sia affetto da malattie mentali oppure da patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti o psicotrope oppure di abusare di alcol.
Nei mesi scorsi la Questura di Caltanissetta aveva inviato avvisi a tutti i possessori di armi della provincia al fine di mettersi in regola con tale previsione normativa.
Chi non ha prodotto la certificazione entro i termini stabiliti dalla norma, ha già ricevuto una diffida del Questore a produrre il certificato entro 30 giorni; chi ha trasmesso idonea certificazione si è messo in regola con la norma, chi non l’ha prodotto, invece, ha avuto ritirata l’arma dalla Polizia di Stato, a seguito di decreto prefettizio di divieto di detenzione, oppure ha dovuto scegliere tra il cederla ad un soggetto terzo, in possesso dei requisiti, o richiederne la rottamazione all’Ufficio Armi della Questura.
Le armi rottamate sono state trasferite a cura della Questura di Caltanissetta presso il Centro Rifornimento e Mantenimento dell’Esercito Italiano a Palermo per essere distrutte e, le loro componenti, dopo la distruzione, riciclate.
Un intero arsenale da distruggere. La Questura di CAltanissetta ha avviato una vera e propria rottamazione di armi, tra pistole e fucili, ritirate ai titolari non in regola con la normativa sulla legittimità al posseso. In particolare andranno al macero 55 pistole (semiautomatiche o a tamburo di varie marche) e 65 armi lunghe (fucili di varie case produttrici), alcune non più utilizzabili, la maggior parte in perfetto stato d’uso.
E’ questo il bilancio parziale dell’attività di prevenzione e controllo posta in essere nei confronti di tutti i possessori, a vario titolo, di armi corte e lunghe della provincia, poiché la procedura che vede impegnati i poliziotti dell’Ufficio Armi della Questura di Caltanissetta è ancora in corso e proseguirà nei prossimi giorni.
Il decreto legislativo 29 settembre 2013, numero 121 entrato in vigore il successivo 5 novembre, per chi detiene un’arma, prevede di produrre idonea certificazione medica all’Autorità di pubblica sicurezza, attestante che non sia affetto da malattie mentali oppure da patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti o psicotrope oppure di abusare di alcol.
Nei mesi scorsi la Questura di Caltanissetta aveva inviato avvisi a tutti i possessori di armi della provincia al fine di mettersi in regola con tale previsione normativa.
Chi non ha prodotto la certificazione entro i termini stabiliti dalla norma, ha già ricevuto una diffida del Questore a produrre il certificato entro 30 giorni; chi ha trasmesso idonea certificazione si è messo in regola con la norma, chi non l’ha prodotto, invece, ha avuto ritirata l’arma dalla Polizia di Stato, a seguito di decreto prefettizio di divieto di detenzione, oppure ha dovuto scegliere tra il cederla ad un soggetto terzo, in possesso dei requisiti, o richiederne la rottamazione all’Ufficio Armi della Questura.
Le armi rottamate sono state trasferite a cura della Questura di Caltanissetta presso il Centro Rifornimento e Mantenimento dell’Esercito Italiano a Palermo per essere distrutte e, le loro componenti, dopo la distruzione, riciclate.
La Questura di Caltanissetta rottama 120 armi. Applicata la legge per i titolari non in regola con i certificati medici